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Giappone: gioca ai videogiochi mentre è in servizio, punito agente di polizia

L'agente giapponese, ammonito ufficialmente dal suo superiore, subirà una decurtazione dello stipendio dopo aver giocato per giorni mentre era in servizio

Ufficio stampa

I videogiochi rappresentano un'enorme tentazione per moltissimi utenti, con l'incapacità di terminare una lunga sessione di gioco che può avere ripercussioni molto gravi nella vita quotidiana e sulla propria carriera: in Giappone, un agente di polizia 40enne è stato ammonito ufficialmente dal direttore del dipartimento della prefettura di Nara per aver giocato alla sua Nintendo Switch mentre era in servizio.

Stando ai dettagli condivisi dal dipartimento, l'agente della stazione di polizia di Tenri aveva giocato ai videogiochi mentre era in servizio per dieci volte, trascorrendo un totale di 17 ore sul dispositivo ibrido di Nintendo mentre stava lavorando.

Secondo l'autorità prefettizia, il pubblico ufficiale ha trascurato il suo lavoro, collegando il suo dispositivo personale a un televisore nella sala relax del commissariato e portando avanti regolarmente la sua "attività ludica" da novembre 2023 fino allo scorso febbraio. La console di Nintendo, ancora collegata al televisore, è stata trovata durante un'ispezione a sorpresa condotta lo scorso mese.

"Ho giocato quando c'erano pochi incidenti", avrebbe dichiarato l'agente, il quale ha però riconosciuto le sue responsabilità e si è pentito delle sue azioni. Oltre al provvedimento ai danni dell'uomo, la polizia prefettizia intende detrarre dal suo stipendio il tempo trascorso a giocare mentre era in servizio. Un errore che l'agente giapponese non dimenticherà tanto facilmente e che potrebbe portarlo a ripensare alla sua passione preferita con l'amaro in bocca.

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