Siccità, Cirio: "Il Po ha una portata del 72% inferiore alla norma, razionata l'acqua in 170 comuni"
Coldiretti: l'agricoltura paga un conto salato, 2 miliardi di danni
Siccità, il Po ai livelli minimi dal 1972: oltre i 100 millimetri il deficit di piogge
Il Piemonte "registra una crisi idrica peggiore di quella del 2003, con il secondo maggio più caldo dal 2009 a oggi e il Po ha una portata d'acqua del' 2% inferiore a quello che dovrebbe essere il dato di portata naturale". A dirlo è il presidente della Regione, Alberto Cirio, spiegando che in Piemonte è già stata razionata l'acqua in 170 Comuni. La siccità, però, è una calamità ovunque: dalla Lombardia alla Sicilia, passando per Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Puglia e Calabria, i danni stimati per l'agricoltura italiana sono di circa 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti, secondo la stima di Coldiretti.
Cirio (Piemonte): in 170 comuni acqua solo per uso alimentare - "Al momento in Piemonte sono 170 i comuni con ordinanze adottate o in corso di adozione sull'uso consapevole dell'acqua potabile, cioè finalizzato agli scopi alimentari, e di limitazione o divieto di usi impropri e 10, concentrati nel Novarese, quelli che hanno dovuto ricorrere all'interruzione notturna della fornitura". A tracciare il quadro della situazione siccità il presidente della Regione, Alberto Cirio sottolineando che "al momento la situazione è sotto controllo per quanto riguarda gli usi civili dell'acqua potabile, ma abbiamo uno stato di emergenza molto grave per l'agricoltura".
"Abbiamo chiesto lo stato di calamita naturale - spiega Cirio - che ci serve per poter agire in tutela degli agricoltori nel caso di danni, che già ci sono, ma non ci accontentiamo: abbiamo il dovere di evitare i danni e abbiamo quindi chiesto anche lo stato di emergenza e attivato alcune strade per migliorare la situazione". La prima "è lo svasamento dei bacini idroelettrici per il rilascio delle acque: se trovassimo l'accordo con i concessionari potremmo avere 15-20 giorni di respiro e salvare l'agricoltura. L'altra azione è la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, che consente di prelevare un po' più di acqua di quella prevista. È comunque una possibilità ridotta, perché i fiumi sono già in sofferenza. Inoltre con Lombardia e Canton Ticino ragioniamo sull'acqua dei laghi".
Ecco la situazione nelle Regioni più colpite.
LOMBARDIA - In Lombardia la siccità sta già compromettendo parte delle coltivazioni in campo. Le prime stime su orzo e frumento, da confermare a raccolta avvenuta, indicano cali delle rese fino al 30%. Osservati speciali anche il mais e riso che hanno bisogno di acqua per crescere.
PIEMONTE - Viene stimata una riduzione del 30% delle foraggere con un danno conseguente per le aziende zootecniche. Sui cereali a semina autunnale c'è un calo di produzione del 30%. Gravi danni anche alla viticoltura con la produzione di acini sotto la media e molto radi.
Allarme siccità in Italia
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