Autorità del Po: Sos siccità, servono autobotti per l'acqua in alcune città del nord
In alcuni territori di Lombardia e Piemonte non piove da 110 giorni: i serbatoi locali afferiscono a sorgenti che non ci sono più
Siccità, il Po ai livelli minimi dal 1972: oltre i 100 millimetri il deficit di piogge
La situazione di siccità "è in peggioramento, in alcuni territori non piove da 110 giorni" e in decine di Comuni in Piemonte e Lombardia "sono già in azione le autobotti per l'approvvigionamento di acqua perché i serbatoi locali afferiscono a sorgenti che non ci sono più". Così Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po-ministero della transizione ecologica, dopo l'allarme già lanciato nei giorni scorsi dall'Osservatorio sulla siccità, che tornerà a riunirsi martedì 21 giugno.
Allarme soprattutto nella Bergamasca - La scorsa settimana Utilitalia, in rappresentanza delle multiutility del servizio idrico integrato, aveva fatto presente di aver chiesto ai sindaci di un centinaio di Comuni in Piemonte e di 25 in Lombardia, nella Bergamasca, sospensioni notturne dell'acqua, per rimpinguare i livelli dei serbatoi. Ebbene, in molti di questi le ordinanze ci sono già, sottolinea Berselli: "Il razionamento dell'acqua per uso idropotabile c'è già".
Allerta anche nel Ferrarese e in Romagna - Altro fronte che preoccupa è il Ferrarese e, in misura minore, la Romagna. "Nel Ferrarese, un bacino di circa 250mila persone, abbiamo chiesto di prelevare meno acqua possibile". Circa 300mila sono le persone che invece fanno capo ai potabilizzatori della Romagna, "al momento più fortunate perché l'acqua arriva dalla diga di Ridracoli che ha immagazzinato buone scorte in autunno".
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