Def, Gualtieri: "Nel 2022 il Pil tornerà a livello pre-Covid"
Il ministro dell'Economia: "Con le risorse del bilancio pubblico il governo intende introdurre nel prossimo triennio una riforma del fisco. Per il rilancio del Paese serve un cambio di mentalità"
"Nel 2022 verrà recuperato il livello del Pil registrato nell'anno precedente la pandemia. Nel prossimo triennio il rapporto debito pubblico-Pil sarà collocato su un sentiero significativamente discendente". Lo scrive il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, nella premessa della Nota di Aggiornamento del Def. Inoltre, prosegue, "con le risorse del bilancio pubblico il governo intende introdurre nel prossimo triennio una riforma del fisco".
Secondo Gualtieri "ci sono segnali di rimbalzo del Pil nel terzo trimestre dell'anno e ci sarà una spinta dovuta al fatto che a prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del Pil nel 2021: la crescita economica ne beneficerà significativamente, attestandosi al 6%".
Riforma fiscale nel triennio con calo delle tasse Come precisa Gualtieri, poi, il governo si pone l'obiettivo di una riforma fiscale da realizzare in tre anni, per semplificare il sistema e anche puntare al calo del prelievo, guardando con coerenza anche al progetto dell'assegno unico per i figli, quindi alle famiglie. "Con le risorse del bilancio pubblico - scrive - il governo intende anche introdurre nel corso del prossimo triennio una riforma del fisco finalizzata alla semplificazione e alla trasparenza, al miglioramento dell'equità e dell'efficienza del prelievo e alla riduzione della pressione fiscale. La riforma sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica".
Patto per il fisco con fondo calo tasse Il ministro dell'Economia propone quindi un patto fiscale che premi la fedeltà fiscale che passa attraverso un fondo nel quale far confluire i proventi della lotta all'evasione da restituire sotto forma di calo tasse. "In ambito fiscale - scrive - verrà introdotto un nuovo fondo da alimentare con i proventi delle maggiori entrate legate all'aumento della compliance fiscale che verranno successivamente restituiti, in tutto o in parte, ai contribuenti sotto forma di riduzione del prelievo. Il governo intende infatti stabilire un patto fiscale con i cittadini italiani che premi la fedeltà fiscale e contributiva delle imprese e dei lavoratori".
Impatto interventi governo 100 mld, oltre 6% "Il governo ha adottato interventi economici imponenti, che nel complesso ammontano a 100 miliardi in termini di impatto sull'indebitamento netto della Pubblica amministrazione nel 2020 (oltre il 6 per cento del Pil), a cui va aggiunto l'ammontare senza precedenti delle garanzie pubbliche sulla liquidità".
Manovra e Recovery valgono 2% del Pil nel 2021 Come sottolinea Gualtieri, "la prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del Pil nel 2021. La crescita economica ne beneficerà significativamente, attestandosi al sei per cento. Nel biennio successivo l'intonazione espansiva della politica di bilancio si attenuerà gradualmente fino a raggiungere un avanzo primario di 0,1 punti percentuali e un indebitamento netto in rapporto al Pil del 3%".
Per rilancio dell'Italia serve un cambio di mentalità Il Paese ha di fronte "un'occasione unica e irripetibile" per il rilancio, non solo per superare la crisi provocata dalla pandemia. Ma per questo, afferma ancora il ministro, c'è bisogno di "un cambio di passo e di mentalità da parte delle istituzioni e delle componenti dell'economia e della società italiana" ma anche l'impegno da affrontare "tutti insieme" per la sfida della "selezione dei progetti in base alla loro capacita' di rilanciare in modo strutturale la crescita e l'occupazione del Paese, di ricucirne le fratture territoriali e sociali".