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Maturità 2023, la seconda prova: come funziona lo scritto sulle materie "di indirizzo"

Dopo aver affrontato lo scritto di italiano, per gli studenti sarà la volta della prova di indirizzo, che si concentrerà su una delle materie caratterizzanti i vari percorsi di studi e che tornerà a essere elaborata dal Ministero dell'Istruzione

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Dopo un triennio all’insegna dell’incertezza, l’esame di Maturità torna finalmente alla formula “tradizionale”. Due prove scritte proposte da Viale Trastevere, con punteggio pieno. Dodici mesi fa, il Ministro Bianchi, infatti, pur proponendo una struttura completa, optò per un esame soft, affidando al suo Ministero il compito di preparare la prima prova, lasciando però la predisposizione del secondo scritto, quello sulle materie caratterizzante i vari indirizzi, alle sottocommissioni d’esame, per agevolare quanto più possibile i maturandi. Anche il punteggio assegnato fu ridotto rispetto a quanto previsto dalla norma.

Quest’anno, invece, la musica cambierà. O meglio, tornerà quella di sempre. Di certo, nel caso della seconda prova, non una buona notizia per gli studenti, trattandosi generalmente dello scritto più temuto. Per aiutarli a digerire la cosa, il portale Skuola.net ha elaborato una guida utile per conoscere tutti i passaggi fondamentali e rispondere alle domande più frequenti su ciò che accadrà il prossimo 22 giugno, data della seconda prova.

Come si svolgerà la seconda prova scritta dell’esame di Maturità?

Il giorno successivo alla prima prova scritta d’italiano, ovvero giovedì 22 giugno 2023, gli studenti maturandi di tutta Italia saranno dunque chiamati a svolgere il compito che verterà su argomenti che interessano la materia di indirizzo. Il singolare è d’obbligo visto che, sebbene la normativa consenta in alcuni indirizzi di optare per una prova su due materie, lo scorso 26 gennaio il ministro Valditara ha firmato un’ordinanza nella quale si limitava a sceglierne una sola. Un modo per venire incontro agli studenti - la doppia materia è una novità ancora recente - insieme anche alla scelta di assegnare al commissario interno il compito di valutare la preparazione in questa disciplina.

Così ad esempio, al liceo Classico ci sarà un compito di Latino, al liceo Scientifico la prova sarà di Matematica, al liceo Linguistico ci si concentrerà sulla Lingua Straniera prevalente nell’indirizzo scelto da ogni studente. Per l’istituto tecnico è il turno di Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; mentre  gli studenti dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” si cimenteranno con Progettazione, costruzioni e impianti. Ma sono solo alcuni esempi, il dettaglio è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Come detto, dopo due anni di assenza - a causa dell’emergenza sanitaria che ha condotto alla riduzione della Maturità al solo maxi-orale - la seconda prova era tornata all’interno dell’esame finale già nel 2022. In quell’occasione, Patrizio Bianchi andò incontro agli studenti stabilendo che la prova fosse interamente elaborata, sulla base delle linee guida ministeriali, dalle sottocommissioni interne operanti nella scuola di provenienza, quindi dagli stessi professori che avevano seguito le ragazze e i ragazzi. Inoltre, aveva assegnato allo scritto un valore massimo di soli 10 punti.

Quest’anno, invece, i diplomandi se la dovranno vedere con una seconda prova che riprende in pieno i tratti di sempre: il compito sarà preparato dagli esperti del Ministero. Per tutti, comunque, la finalità della seconda prova resta unica: verificare le competenze degli studenti acquisite nelle discipline più importanti di ciascun corso di studio, dette anche materie caratterizzanti.

Su questo, fanno eccezione gli istituti professionali del nuovo ordinamento, dove la prova non si baserà sulle discipline, ma avrà per oggetto le competenze e i nuclei tematici fondamentali per le varie articolazioni e sarà redatta dalla commissione, su indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Orari e durata

Come nel caso dello scritto di Italiano, l’esame inizierà intorno alle ore 08:30 di giovedì 22 giugno e durerà nella maggior parte dei casi dalle sei alle otto ore complessive. Con diverse variazioni dovute prevalentemente all’indirizzo di studi. Al liceo artistico, dove la didattica è fortemente orientata verso l’esperienza laboratoriale, la prova può avere addirittura una durata massima di 18 ore, suddivise in tre giornate da 6 ore ciascuna.

Al liceo linguistico, scientifico e al liceo delle scienze umane, i quadri di riferimento indicano dalle 4 alle 6 ore nella singola giornata. Al liceo classico, il tempo concesso per elaborare il compito è di 6 ore. Al liceo musicale e coreutico la prova si articola in più giorni, in quanto alla parte teorica ne segue una pratica. Negli istituti tecnici, invece, in molti indirizzi la durata della prova varia dalle sei alle otto ore.

Per i professionali, come detto, i nuovi quadri di riferimento indicano condizioni diverse a seconda della tipologia della prova: può durare dalle 6 alle 12 ore, divise in due giorni, se è presente la prova di laboratorio.

Punteggio e valutazione

Anche se si parla di ‘novità’, la Maturità 2023 si svolgerà seguendo la normativa di riferimento. Il ritorno al passato riguarderà così anche il punteggio delle prove. Nello specifico, la seconda prova tornerà a valere 20 punti (e non più 10 come lo scorso anno).

Lo stesso punteggio viene assegnato alla prima prova e al colloquio orale: l’intero esame peserà infatti sul voto finale con un massimo di ben 60 punti. Il punteggio sarà attribuito dall’intera commissione, compreso il presidente, secondo le griglie di valutazione e i quadri di riferimento ministeriali.

Cosa si può portare?

Alla prova di indirizzo i candidati potranno portare alcuni strumenti utili a elaborare al meglio l’esame scritto. Gli studenti del liceo scientifico e di alcuni istituti tecnici, per esempio, potranno usufruire di una calcolatrice, anche scientifica o grafica (tra quelle ammesse dal Ministero dell'Istruzione e del Merito). Coloro che affronteranno la prova del liceo classico si potranno far aiutare dal vocabolario di Latino; mentre quelli del liceo linguistico dal vocabolario di lingua straniera. Gli studenti del liceo delle scienze umane potranno, invece, consultare un vocabolario di lingua italiana. Al liceo artistico e in alcuni istituti tecnici saranno ammesse matite, compassi, squadre e strumentazione tecnica. Per la prova di Economia Aziendale, sarà possibile consultare anche il codice civile.

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