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"Messa in stanza con un collega che ha problemi di flatulenza": la denuncia della conduttrice del Tg1 finisce in tribunale

"Lo hanno fatto per punirmi", sostiene Danila Mondini di fronte ai pm. Nel mirino dell'indagine per stalking ci sono 5 vicedirettori Rai

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"Mi hanno messa in una stanza con un collega che ha problemi di flatulenza ed eruttazioni: lo hanno fatto per punirmi". E' ciò che ritiene la conduttrice del Tg1 Dania Mondini, che ha denunciato i suoi superiori alla procura di Roma. Nel mirino dell'indagine per stalking ci sono cinque colleghi della Mondini: Filippo Gaudenzi, Marco Betello, Piero Felice Damosso, Andrea Montanari e Costanza Crescimbeni, che all'epoca dei fatti (nel 2018) ricoprivano posizioni di vertice all'interno del telegiornale di Raiuno.

"Mi vogliono ridimensionare" - Secondo quanto sostiene il mezzobusto del Tg1, la decisione di metterla in stanza con un collega che non riesce a trattenere i peti e i rutti è per ridimensionarla. E così la Mondini si mette di traverso e, opponendo un rifiuto motivato "all'ordine di servizio", non si sistema nell'ufficio assegnatoli.

La denuncia alla procura - A quel punto la Mondini subirebbe nuove ritorsioni. La cronista, infatti, denuncia che da allora le vengono affidati servizi brevi e banali e di subire violente aggressioni verbali a causa di piccoli errori durante la conduzione del notiziario. E' allora che la giornalista decide di denunciare tutto in procura, producendo referti medici che provano lo stress patito a causa dei demansionamenti. Tra i colleghi sentiti dal pm a cui è stato affidato il caso solo una sposa la versione della Mondini.

Stalking o mobbing? - Si arriva così all'archiviazione: per la procura non c'è reato di stalking e bisogna valutare, al massimo, l’ipotesi di mobbing. Tuttavia, invece di finire presso il tribunale civile, la vicenda si complica. La procura generale, infatti, interviene e avoca a sé l'inchiesta, togliendola di fatto al pm, e decide di continuare a indagare per stalking i 5 vicedirettori Rai. Dunque l'indagine, al momento, prosegue.

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