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Pil, Ue: ci sono le condizioni per il graduale ritiro delle politiche di sostegno | Recovery, si esamina la richiesta italiana per la prima rata

Il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis: "Ci aspettiamo che la crescita economica continuerà"

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Anche se i "fattori negativi" di incertezza per l'economia legati al Covid, alle strozzature nelle catene di approvvigionamento e all'aumento dell'inflazione "durano più del previsto, dovrebbero essere meno forti e ci aspettiamo che la crescita dell'Ue continuerà. Quindi ci sono le condizioni per una progressiva riduzione delle politiche di sostegno". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

"Nel complesso la ripresa è sulla buona strada. Ma c'è ancora molta incertezza", ha precisato.

"Dobbiamo rimanere vigili, soprattutto perché è probabile che una combinazione di fattori trascini la crescita a breve termine - ha proseguito Dombrovskis -. In particolare: un rapido aumento delle infezioni e le conseguenti restrizioni, i colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento, la carenza di manodopera e il recente aumento dei prezzi dell'energia. Sebbene questi fattori negativi durino più a lungo del previsto, dovrebbero attenuarsi nel corso di quest'anno".

Recovery, si esamina la richiesta italiana per la prima rata Il vicepresidente della Commissione europea ha quindi risposto a una domanda "sulle richieste di pagamento" del Recovery fund: "La Commissione europea sta valutando quelle ricevute da Francia, Grecia e Italia e ricordo che abbiamo versato la prima rata da 10 miliardi di euro alla Spagna alla fine del 2021 - ha spiegato -. La maggior parte dei Pnrr è stata predisposta e i finanziamenti iniziano a fluire", ha spiegato Dombrovskis, ricordando che Bruxelles "ha raccolto 71 miliardi di euro in finanziamenti a lungo termine e ne ha versati in 56,3 in pre-finanziamento a 20 Stati membri". 

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