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Professioni Sanitarie, quasi 73mila gli iscritti ai test 2021: boom per Infermieristica

Sì è svolto anche l’ultimo dei test ad accesso programmato dell’area sanitaria. Ma quali sono i corsi che vanno per la maggiore e in quali regioni crescono i contendenti? L’analisi della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie

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Sono ben 72.800 gli aspiranti infermieri, fisioterapisti, tecnici sanitari e gli altri candidati al test per i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie, che si svolgono il 14 settembre. Lo 0,3% in più dello scorso anno. I posti messi a bando dagli atenei statali sono, invece, complessivamente 28.863 - di cui 17.394 per Infermieri, oltre la metà - con un incremento del 13,6% della capienza nelle diverse sedi. Questo vuol dire che è disponibile un posto in facoltà ogni due candidati e mezzo. Ma non per tutti i corsi la situazione sarà così rosea. Ad analizzare i numeri di questa nuova edizione delle prove di ingresso è la Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie. A riportare i dettagli dello studio il portale Skuola.net.

Entrare a Fisioterapia rimane un’impresa

Ad esempio, guardando nello specifico le Professioni Sanitarie con più di mille posti a bando, si rileva una maggiore richiesta per i corsi di laurea in Infermieristica, che sale del +12,4%, passando dalle 24.547 domande dello scorso anno alle attuali 27.657. Visti i 17.394 posti, ci sarà dunque un posto ogni 1,5 candidati; comunque non pochi.

Tutt’altro discorso per gli aspiranti Fisioterapisti, per i quali la questione si fa più ostica. Pur essendo, infatti, davanti a un calo di iscritti (-6,27%, da 23.340 dello scorso anno a 21.923), a causa della scarsità di posti - solo 2.597 - rispetto alle aspiranti matricole entrerà circa 1 candidato su 8. Difficile passare anche a Ostetricia: si parla di poco più di un migliaio di posti a fronte di 6.281 “pretendenti”. A farcela, in questo caso, solamente 1 su 6.

Decisamente più serena la prospettiva per chi tenterà di accedere al corso per diventare Tecnici di Radiologia. Nonostante la crescita di interesse (+14,8%, da 3.854 a 4.436 iscritti) riuscirà nell’intento circa 1 su 3. Ancora meglio andrà per gli aspiranti Tecnici di Laboratorio: passerà circa 1 su 2.

La situazione nelle varie regioni

Differenze sostanziali anche per quanto riguarda la situazione a livello di ateneo. Qui l’analisi di Angelantonio Mastrillo - Segretario aggiunto della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Professioni Sanitarie - è stata fatta a livello regionale. Con alcune aree del Paese che registrano decisi aumenti della domanda di posto, con ovvie ricadute sulle probabilità di successo.

Ad esempio, le università del Lazio registrano un +6,7% di candidati, passando dai 9.173 dello scorso anno a 9.791 attuali. Anche le università della Puglia manifestano un rinnovato appeal, con un aumento del 7,5% di candidature, da 5.351 a 5.753. In Campania, i candidati del 2021 sono 6.551 rispetto ai 6.207 del 2020, in salita del 5,5%.

Anche la Sicilia cresce, ma di un solo punto, passando dai 6.793 candidati ai 6.865 attuali, così come l’Emilia Romagna che si prende uno scarno +0.5%, con i suoi 6.657 aspiranti professionisti della salute (erano 6.627).

Il calo maggiore, invece, avviene in Piemonte: le università piemontesi hanno ben l’11,4% di candidati in meno rispetto al test dello scorso anno (da 4.839 si scende a 4.288). Lo stesso fa la Lombardia, che incassa una perdita del 2,8% di iscritti: oggi sono 9.072, nel 2020 erano  da 9.331. Negativi pure i numeri del Veneto (-4,6%, da 6.313 a 6.023) e della Toscana ( -4,3%, da 5.336 a 5.109).

Per le università delle Regioni con minore popolazione, le domande sono aumentate per Liguria con +4%, Marche +4,9% e Sardegna con +10.2%. Al contrario, un calo riguarda Friuli Venezia Giulia con -3,1%; Calabria con -6,1% e Umbria con -12,2%.

Il test ‘sanitario’ più difficile? Quello di Veterinaria

Ma prima del test per i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie si è svolto il ben più “chiacchierato” test di Medicina e di Odontoiatria, svoltosi il 3 settembre: qui sono state 77.376 le domande presentate, su 14.332 posti per Medicina e Medicina in lingua inglese più altri 1.333 per Odontoiatria, con un rapporto di circa 1 posto ogni 5 candidati che è il doppio di quello del totale delle 22 Professioni sanitarie. 

Assai più critica, però, è la situazione per Veterinaria, con l’esame svolto l’1 settembre che, oltre a registrare un +18,2% di domande (da 10.002 dello scorso anno alle attuali 11.826) non ha subito quell’incremento di posti che ha interessato gli altri due test di area sanitaria. Così, con meno di 900 posti per quasi 12mila persone iscritte al test, appena 1 su 13 avrà la possibilità di frequentare il corso di laurea dei suoi sogni.

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