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Roma, Dell'Utri ai suoi legali: "Non ce la faccio più, sono stanco"

I legali dell'ex senatore hanno chiesto la scarcerazione del loro assistito, al quale è stato diagnosticato un cancro alla prostata. Il pg di Roma: "Le sue condizioni sono compatibili con il carcere"

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"Non ce la faccio più, mi sento provato e stanco". Lo ha dichiarato l'ex senatore Marcello Dell'Utri ai suoi legali, i quali hanno discusso l'istanza di scarcerazione per motivi di salute davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Roma. Il procuratore generale di Roma, Pietro Giordano, ha però respinto la richiesta. "La detenzione domiciliare o ospedaliera è una soluzione più che ragionevole, oltre che umana", hanno affermato gli avvocati.

Giordano ha infatti ritenuto le condizioni di salute dell'ex parlamentare "compatibili col regime carcerario". L'ex parlamentare sta scontando una pena di sette anni nel carcere di Rebibbia per concorso esterno in associazione mafiosa.

I legali di Dell'Utri, al termine dell'udienza durata circa due ore, hanno affermato che una decisione contraria da parte dei giudici "potrebbe avere delle ripercussioni psicologiche gravi sul detenuto che sta affrontando un sconto di pena faticosa alla luce della gravi condizioni di salute in cui versa". I difensori si augurano che "il tribunale non perda di vista il problema di un uomo di 76 anni che sta affrontando una pena in vari reparti ospedalieri".

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