FOTO24 VIDEO24 2

Autunno con il Fai: 1000 appuntamenti in 400 città 

Dal Piemonte alla Sicilia, per conoscere le bellezze segrete del nostro Paese. Evento dedicato a Giulia Maria Crespi

Giornate Fai d’autunno, doppio fine settimana

1 di 5
 Amalfi (SA) Chiostro di S. Pietro della Canonica
2 di 5
Bologna, Palazzo Davia Bargellini 
3 di 5
Firenze, Centrale termica Stazione S. Maria Novella, 
4 di 5
Taranto, Arsenale Militare Marittimo
5 di 5
Torino, Castello del Valentino

Le Giornate FAI d’Autunno raddoppiano. Per la prima volta nella storia del FAI-Fondo Ambiente Italiano, in seguito al necessario annullamento dell’ appuntamento di primavera, sono infatti due i fine settimana di aperture straordinarie in tutta Italia, il 17-18 e il 24-25 ottobre: mille aperture a contributo libero in 400 città, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni. 

Anche quest’anno, Mediaset affianca il FAI  nella sua missione di sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico. Un impegno comune che offre l’opportunità ai cittadini di dare concreta applicazione al principio di sussidiarietà - regolato dall’articolo 118 della Costituzione Italiana - partecipando attivamente alla tutela del proprio Paese con una donazione o l’iscrizione al FAI, impegnato ogni giorno per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni storici e artistici della penisola.  Con queste finalità, dal 19 al 25 ottobre 2020, in occasione delle Giornate FAI, il FAI lancia una campagna in difesa del patrimonio culturale italiano con una maratona radiotelevisiva di sette giorni in cui si racconteranno luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del Belpaese; una raccolta fondi a sostegno del FAI, per conoscere e amare l’Italia. 

Dedicate a Giulia Maria Crespi - Le Giornate FAI d’Autunno sono dedicate a Giulia Maria Crespi, Fondatrice e Presidente Onoraria, scomparsa lo scorso luglio. Per soddisfare la “voglia di bellezza” delle migliaia di persone che di solito partecipano alle manifestazioni del FAI durante i 2 week end vengono aperti (e sono visitabili nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria) castelli, storiche dimore signorili, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori. L’elenco si trova su www.giornatefai.it, dove è consigliabile fare la prenotazione on line, dato che i posti sono limitati. Tutti i visitatori possono sostenere il FAI con una donazione libera, del valore minimo di 3 €, e possono anche iscriversi all’associazione online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. La donazione online consente, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi prescelti. In occasione delle Giornate d’Autunno anche i Beni del FAI si mostrano da prospettive inconsuete:sono proposte al pubblico visite speciali dedicate in particolare agli interventi per la sostenibilità ambientale dei Beni e, più in generale, al patrimonio di natura, ambiente e paesaggio curato e valorizzato dalla Fondazione. Ecco alcune visite in programma.

Amalfi, I Chiostri del Paradiso - Le Giornate FAI presentano una visita speciale dedicata alle scoperte archeologiche dell’ultima campagna di scavi (2019-2020) finanziata da Ferrarelle che gettano luce sulle antiche usanze amalfitane legate al culto dei morti. Si tratta del Chiostro del Paradiso, oggi parte del Duomo di Amalfi e realizzato tra il 1266 e il 1268 come cimitero dei nobili della città, cui tra fine XIII e inizi XIV secolo sono state aggiunte sei cappelline affrescate. Durante la visita verrà raccontata dagli specialisti che hanno lavorato al cantiere la scoperta di 24 tombe di famiglia. Al 1233 risale invece il Chiostro di San Pietro della Canonica, uno scenografico quadriportico affacciato sul mare annesso alla Passeggiata dei Monaci, un tempo tappa del Grand Tour. Solitamente chiuso al pubblico, a oggi è parte del Grand Hotel Convento di Amalfi. Visite domenica 18 ottobre.

Bologna, Palazzo Davia Bargellini - Situato di fronte al quadriportico della Chiesa di Santa Maria dei Servi, il secentesco Palazzo Bargellini è uno dei più notevoli esempi di architettura barocca a Bologna. Progettato da Bartolomeo Provaglia, riprende un modo diffuso di concepire gli spazi interni nelle architetture bolognesi. Il loggiato interno collega due cortili: dal primo di questi si accede allo scalone che conduce ai piani nobili. In occasione delle Giornate FAI si potranno visitare ambienti normalmente chiusi al pubblico, come lo scalone a tenaglia - realizzato nel 1730 probabilmente da Alfonso Torregiani e con decorazioni in stucco di Giuseppe Borelli - che conduce al piano nobile dove è ospitata la società di consulenza Nomisma, anch’esso visitabile. Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Milano, Centrale termica - Normalmente chiusa al pubblico e tuttora attiva in seguito alla riconversione a gas, la Centrale termica della Stazione di Santa Maria Novella, collocata a lato dei binari, è stata edificata tra il 1932 e il 1934 su progetto di Angiolo Mazzoni con l’approvazione da parte del Ministero delle Comunicazioni, che aveva espresso l’esigenza di costruire un’unica ed efficiente centrale per il riscaldamento dell’intera stazione. All’epoca la centrale fu molto apprezzata da Filippo Tommaso Marinetti per le sue caratteristiche architettoniche. L’avvicinamento al Futurismo italiano e al Costruttivismo russo, ma anche le citazioni dalle forme metafisiche e silenti di Giorgio De Chirico e Mario Sironi, sono alcuni degli aspetti messi in evidenza dalla critica che, soprattutto di recente, ha riportato l’attenzione su quest’opera emblematica dell’architettura italiana tra le due guerre. Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Torino, Castello del Valentino - Il Castello del Valentino, inserito dal 1997 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, si trova sulla riva ovest del fiume Po e oggi ospita il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino. Acquistata da Emanuele Filiberto nel 1564, la “villa fluviale”, situata nella regione del Vallantinum, così chiamata perché segnata dalla presenza di una valle solcata da un corso d’acqua, venne donata nel 1619 a Cristina di Francia in occasione delle nozze con il futuro Vittorio Amedeo I e tra il 1620 e il 1621 venne trasformata in maison di plaisance su progetto di Carlo di Castellamonte. Nel 1645-1646 furono costruiti, sempre su progetto di Amedeo di Castellamonte, due padiglioni verso Torino, collegati da un sistema di portici terrazzati in forma di esedra semicircolare che definiscono un grande cortile d’onore.. Durante le Giornate FAI d’Autunno si potranno visitare, al piano nobile, il salone d’onore, affrescato da Isidoro Bianchi da Campione tra il 1633 e il 1642, e le stanze più significative dei due appartamenti reali a esso collegati.

Taranto, Arsenale Militare Marittimo - L’Arsenale Militare Marittimo di Taranto è uno dei tre ancora attivi in Italia, insieme a quello di Augusta (SR) e La Spezia. Inaugurato il 21 agosto 1899, alla presenza di re Umberto I, la sua costruzione fu subito accolta con grande consenso da parte dell’opinione pubblica come una svolta positivista per portare lavoro e progresso alla comunità locale. Attualmente occupa un’area di 90 ettari con un fronte mare di circa 3km e consta di quattro settori: la direzione, la zona dei sistemi di combattimento a ponente, l’area della piattaforma al centro e quella dei servizi distribuiti a levante. All’interno di uno degli edifici più antichi del complesso, è allestita l’interessante Mostra Storica Arsenale (Mo.S.A.), un’esposizione permanente di cimeli navali, inaugurata nel 1979. Normalmente chiuso al pubblico in quanto sito militare, la visita sarà una rara opportunità di conoscere questa importante realtà cittadina. Visite sabato 17, domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Si può contribuire alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” anche in tre altri modi:
- inviando dal 6 al 25 ottobre un SMS solidale al numero 45582 del valore di 2 euro da ogni cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali; 
- effettuando una chiamata allo stesso numero per donare 5 o 10 euro con una telefonata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali; oppure 5 euro con TWT, Convergenze e PosteMobile
- partecipando alle iniziative delle aziende partner della campagna sul territorio nazionale.
Per maggiori informazioni : www.giornatefai.it

Espandi