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Schengen, lunedì sul tavolo Ue Portavoce: "Non verrà sospeso"

Lunedì, nel vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione europea, sarà analizzata la possibilità di attivare l'articolo 26 del codice sulla libera circolazione delle persone

lapresse

"Non c'è nessuna sospensione di Schengen sul tavolo" della Commissione Ue. Lo ha detto la portavoce dell'Ue, Natasha Bertaud. La questione sul futuro dell'accordo sarà però discussa lunedì ad Amsterdam alla riunione dei ministri dell'Interno Ue. Lo rivelano fonti europee. Sarà analizzata la possibilità di estendere oltre maggio i controlli temporanei alle frontiere, previsti dall'articolo 26 del codice.

L'iter per la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere - Per poter reintrodurre, seppur temporaneamente, controlli alle frontiere (quindi attivare l'articolo 26), come richiesto da più Paesi, servono due passaggi propedeutici. In primo luogo la valutazione della situazione alle frontiere esterne. "Un valutazione che è attualmente in corso su quelle della Grecia", sottolineano le fonti Ue.

Se al termine dell'esame dovessero risultare carenze, potrà essere attivato il secondo passaggio in base a quanto previsto dall'articolo 19 del Codice Schengen. Cioè quello con cui si chiederà al Paese di far fronte ai problemi riscontrati indicando anche le modalità che dovranno essere applicate entro tre mesi. Se al termine dei tre mesi il Paese interessato non avrà ottemperato, la Commissione Ue, in base all'articolo 26, potrà proporre al Consiglio la reintroduzione dei controlli interni per uno o più Paesi, fino ad un massimo di due anni.

Senza attivazione articolo 26, a maggio Germania e Austria dovranno sospendere controlli - Da metà maggio Germania e Austria avranno esaurito tutto il tempo disponibile per la reintroduzione dei controlli temporanei alle frontiere previsto dagli articoli 24 e 25 del codice Schengen.

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