Napolitano: "Riforme determinanti Lotta dura a evasione e corruzione"
Messaggio televisivo alla vigilia del 2 giugno: "Quest'anno celebriamo la Festa della Repubblica con animo più fiducioso". Il Capo dello Stato "promuove" poi gli italiani per il voto alle Europee: "Hanno capito l'importanza della stabilità"
"Le riforme strutturali sono determinanti". Giorgio Napolitano, in un messaggio televisivo registrato in occasione della festa della Repubblica, lancio un nuovo monito alle forze politiche: "Auspico un confronto civile in Parlamento. La strada del cambiamento è lunga e complessa, si richiede stabilità e tenacia". Il presidente della Repubblica, inoltre, chiede "una lotta senza quartiere contro l'evasione e contro la corruzione".
Il Capo dello Stato mostra un certo ottimismo riguardo il futuro del Paese: "Celebriamo quest'anno la Festa della Repubblica con animo più fiducioso. Perché si è fatta strada la necessità di forti cambiamenti in campi fondamentali. Perché l'Italia può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche".
"Italiani hanno capito: serve stabilità" - L'inquilino del Quirinale "promuove" anche gli italiani per il loro voto alle Europee: "La strada del cambiamento richiede continuità, non instabilità e questa necessità è stata largamente compresa dagli italiani, e lo dico guardando obbiettivamente all'insieme delle posizioni politiche che si sono confrontate per il voto europeo".
"Crescita solo con fiducia" - "Si sono moltiplicate nella nostra società e tra i giovani le manifestazioni di volontà costruttiva e di spirito di iniziativa. Sono questi i fatti che devono rendere più fiduciosi, sapendo che è la fiducia nel futuro la condizione essenziale per ritornare a crescere a progredire", aggiunge Napolitano.
"Auspico una ricerca di intese" - Napolitano rivolge un monito alle forze politiche affinché le riforme siano approvata dalla maggioranza più òarga possibile: "Il da farsi è ormai delineato. Determinanti sono le riforme strutturali tra le quali già in cantiere quelle per le istituzioni e per la pubblica amministrazione, per il lavoro e per un'economia più competitiva. Auspico una ricerca di intese che è dovuta per ogni modifica costituzionale".
"Passare ad azioni e decisioni" - "Se questa deriva si è fermata, se registriamo segni sia pur deboli di ripresa, il problema è ora quello di passare rapidamente alle decisioni e alle azioni che possono migliorare le condizioni di quanti hanno sofferto di piu' per la crisi, e aprire la prospettiva di un nuovo sviluppo per l'Italia".
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