Letta teme una crisi immediata:"Renzi sta rilanciando Berlusconi"
Sabato l'incontro tra il segretario del Pd e il leader di Forza Italia per siglare l'accordo sulla legge elettorale: il voto si avvicina
"Dieci mesi di fallimenti" l'attacco; "Sono in totale disaccordo" la difesa. E' stato un giovedì agitato in casa Pd, con il neo segretario Matteo Renzi che ha sferrato una forte offensiva nei confronti di Enrico Letta, il quale ha subito replicato. In serata, il faccia a faccia tra i due con il premier che ha avvertito Matteo: "Attento, così aiuti Berlusconi". Confermato l'incontro tra Renzi e Berlusconi: sabato l'accordo sulla legge elettorale.
"Il governo è immobile", "Serve una svolta", "Non metto scadenze ma bisogna cambiare passo". Non passa giorno senza che Renzi punzecchi Letta, e il premier ha ormai capito: il sindaco vuole le urne. Per vincere. Al tempo stesso, il presidente del Consiglio - come ribadito nel faccia a faccia che si è tenuto ieri a palazzo Chigi dopo la "convocazione" dello stesso Enrico - teme che così facendo l' "alleato" sia rinforzando gli avversari. Che, nello specifico, si chiamano soprattutto Berlusconi e Forza Italia.
Il duello interno al Pd - Se non siamo alle minacce, poco ci manca. A poche ora dall'incontro tra Renzi e Berlusconi (che dovrebbe terersi alla Camera ma c'è la possibuilità che si faccia anche a Firenze, ndr) per l'intesa definitiva sulla legge elettorale, i nodi sono venuti al pettine. Il premier ha avvertito il sindaco: "La legge elettorale va fatta a partire dalla maggioranza di governo e bisogna ragionare sul doppio turno. Altrimenti vai a sbattere. Al Senato non hai numeri e si va a votare col proporzionale". Tradotto: "Accetta il mio consiglio o sarà guerra".
Renzi-Berlusconi: che accordo troveranno? - L'incontro tra i due leader delle principali forze in campo sta davvero alimentando la tensione, soprattutto nel Pd. Renzi intende andare fino in fondo. "Faccio sul serio e lo dovete capire. Su questo mi gioco tutto" ha detto il sindaco a Letta durante il loro incontro. Su che basi sarà l'accordo? O il sistema spagnolo o il Mattarellum. No al doppio turno, il sistema preferito di Alfano. E, guarda caso, di Letta.
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