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Alfano minaccia Letta: "Se il governo si paralizza, noi diciamo basta"

Il vicepremier al Pd: "Si riuniscano e decidano se l'attuale premier è il presidente riconosciuto, altrimenti non ci girino intorno"

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Il leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, minaccia di lasciare la maggioranza. "Se il governo dovesse paralizzarsi o ci fosse l'arroganza di chi dice 'vanno avanti solo le proposte del Pd' che cozzano con i nostri valori, noi non andiamo avanti - ha detto - e senza di noi il governo cade". Poi, parlando del Partito Democratico, ha chiesto: "Si riuniscano e decidano se Letta è il presidente riconosciuto".

"Se è così - ha aggiunto Alfano parlando della posizione del Pd rispetto a Letta - si va avanti, altrimenti non ci girino intorno e non tengano l'Italia sulle spine. Patti chiari, amicizia breve, solo per un anno. Se si è d'accordo avanti per un anno". Secondo il vicepremier, sul rimpasto di governo c'è "una grande ipocrisia, tutti lo vogliono, ma nessuno lo dice". "Oggi Letta rientra dal Messico e tocca a lui il peso, l'onere e la fatica di trovare la composizione".

Botta e risposta con Renzi - Alfano ha poi risposto a Renzi, che ieri ha bocciato la sua proposta sul Senato. "Di Renzi non si conosce con precisione né la riforma sul lavoro né quella sul bicameralismo: finora le sue proposte si limitano ai titoli di apertura dei Tg. Siamo d'accordo su tutto l'elenco dei titoli - ha sottolineato - ma sullo svolgimento noi siamo più avanti di lui. Tra l'altro con la nostra proposta sul bicameralismo si ha il 20% in più di risparmio rispetto alla sua".

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