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Abiti digitali: come Fortnite ha ispirato la moda del futuro

Due aziende europee hanno sviluppato una linea di capi d'alta moda con cui gli utenti possono vestirsi su immagini e video in rete

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All'inizio di quest'anno, l'amministratore delegato di una nota società di San Francisco ha acquistato online un vestito d'alta moda per sua moglie, costatogli ben 9.500 dollari. Nulla di strano fin qui, se non per il fatto che l'abito in questione non esista nella realtà, ma sia solo una skin digitale simile a quelle usate nei videogiochi.

L'idea nasce dalla collaborazione tra l'olandese The Fabricant e I.T. Hong Kong, due aziende operanti nel settore dell'abbigliamento, che stanno investendo per creare la prima linea haute couture di abiti digitali (tra cui spiccano griffe famose come Helmut Lang e Alexander McQueen), che gli utenti potranno acquistare e indossare esclusivamente in rete, sulle immagini e nei video dei propri profili social. Al progetto ha aderito anche la scandinava Carlings, che ha già inserito la sezione sul proprio sito d'abbigliamento, con tanto di indicazione su taglie e prezzi.

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Le aziende hanno ammesso di essersi ispirate a giochi come Fortnite, dove la possibilità per i giocatori di acquistare delle skin esclusive per i propri personaggi riveste ormai un ruolo di pari importanza al gameplay. Indossare dei capi unici regala la possibilità agli utenti di sentirsi affermati e "alla moda", esigenza per cui spesso non badano a spese.

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La sfida non è semplice, dato che qui non si parla di modelli poligonali, ma di persone reali, sulle quali i capi d'abbigliamento prescelti devono calzare a pennello, per dare la sensazione che li stiano davvero indossando. In questo, The Fabricant e Carlings hanno studiato il lavoro dei game designer da vicino, specie nel modo in cui l'abbigliamento viene modellato sulle figure perché si adatti perfettamente a qualsiasi movimento dei personaggi.

"Quando si tratta di tecnologia e del modo in cui le persone vivono la propria vita, dobbiamo essere consapevoli del fatto che il mondo sta cambiando", ha affermato Ronny Mikalsen, direttore del marchio Carlings.  Amber Jae Slooten, co-fondatrice e designer di The Fabricant ammette che si tratta ancora di un progetto embrionale, ma che tra meno di dieci anni molte case di moda potrebbero affiancare alla produzione reale un settore dedicato all'abbigliamento digitale, data l'ormai enorme commistione tra la vita quotidiana e il mondo dei videogiochi. "La gente compra questi capi per la curiosità di sapere come potrebbe apparire, non importa la cifra e che questi non siano reali".

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"La moda digitale diventerà una parte importante del futuro modello di business di ogni azienda nel campo della moda", afferma Matthew Drinkwater, capo della Fashion Innovation Agency del College of Fashion di Londra. "Non lo sostituirà completamente, ma ne diventerà una parte fondamentale." Portafoglio alla mano, teniamoci dunque pronti per questa nuova inressante frontiera dello shopping online, in cui il mondo dei videogames si distingue ancora una volta.

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