Napoli, la polizia municipale nella proprietà del padre di Di Maio: "sequestrate alcune aree"
Il vicepremier: "Sono tranquillo, in corso tutti gli accertamenti". Solidarietà da Salvini. Marcucci (Pd): "Troppe ambiguità, il vicepremier venga in Aula"
Gli agenti della polizia municipale si sono presentati a Mariglianella (Napoli), in una proprietà di cui è comproprietario il padre del vicepremier Luigi Di Maio. Al suo interno sono state sequestrate alcune aree dove erano stati depositati rifiuti inerti. Alla vista dei giornalisti, diverse persone hanno invitato i cronisti ad allontanarsi. Quattro piccoli manufatti, realizzati senza permesso, sono stati accertati nel fondo.
Gli agenti della polizia municipale hanno verificato le costruzioni nel terreno di proprietà di Antonio Di Maio insieme ad alcuni tecnici. Si tratta di piccole opere di pertinenza di una vecchia masseria come un box con la copertura in lamiera. In mattinata si sono registrati momenti di tensione fra alcuni residenti della zona e i cronisti.
Di Maio: "Sono tranquillo, hanno sequestrato secchi e calcinacci" - Parlando con i giornalisti a Bruxelles, il vicepremier ha detto di essere "assolutamente tranquillo", spiegando che "sono stati sequestrati materiali come secchi, bidoni, una carriola, dei calcinacci. E un telo in plexiglas che si usa per coprire i materiali della campagna o del cantiere". Si stanno poi facendo "gli accertamenti per gli edifici. Sono terreni di mio padre e di mia zia, che abita al Nord. Tutto quello che si dovrà fare lo faranno. Io sono qui e cerco di lavorare per gli italiani". Non ci sono finalità politiche nel sequestro, ha assicurato Di Maio. "Io penso - ha commentato - che dopo articoli che hanno evidenziato alcune preoccupazioni, le autorità siano intervenute. Le autorità che in questo caso sono i vigili urbani di Mariglianella".
Solidarietà da Salvini - Matteo Salvini ha mandato a Di Maio un messaggio di solidarietà. "Contro di lui - ha detto il vicepremier a Porta a porta - è in atto un linciaggio mediatico, stanno arrivando alla quinta o alla sesta generazione. Mi fido di lui. La vita privata, mamma, papà, fidanzata, devono rimanere fuori, forse anche noi abbiamo sbagliato su questo in passato".
Marcucci (Pd): "Troppe ambiguità, Di Maio venga in Aula" - "Di Maio non ha scampo: venga in Aula, non scappi un'altra volta". Lo ha affermato su Facebook il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci. "Cambia versione ogni giorno - sottolinea -, è confuso, contraddittorio, smemorato. Purtroppo Luigi Di Maio è il ministro del lavoro e non si può permettere tutte le ambiguità che stanno venendo fuori sul suo conto e sul conto dell'impresa familiare (di cui è socio al 50%) riguardo proprio al tema del lavoro nero". Secondo Marcucci, il vicepremier "Cerca di scappare", ma "deve venire in Parlamento a difendersi, a fornire una versione definitiva".