Manovra, Di Maio: "La flat tax è nel contratto ma non favorisca i ricchi"
Il vicepremier assicura lotta alla corruzione con il decreto in arrivo e sul tetto al 3% annuncia: "Stiamo trattando con la Ue per decidere come utilizzare gli investimenti in deficit"
"La flat tax è nel contratto di governo. Va, dunque, realizzata. Tuttavia, non dovrà favorire le classi più agiate". Questo il pensiero del vicepremier e ministro Luigi Di Maio. Per quanto riguarda la prossima legge di bilancio "non si può prescindere da reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero - ha aggiunto - e anche dalla realizzazione di infrastrutture. Penso al Sud dove sono quasi inesistenti".
"Tratteremo con l'Europa gli investimenti in deficit" - Il vicepremier interviene poi a proposito della soglia del deficit al 3%, su cui dice: "Stiamo decidendo come spendere i soldi che abbiamo e quanto utilizzare di investimenti in deficit per soddisfare quello che abbiamo garantito nel contratto. Vedremo in base alle esigenze. Taglieremo tutto quello che non serve nei ministeri e nella spesa improduttiva. Poi tutto quello che ci serve in più dovrà essere oggetto di contrattazione con la Ue. Inizia una fase in cui l'Italia a quei tavoli chiede di raggiungere degli obiettivi".
"Via i corrotti" - Di Maio assicura poi guerra alla corruzione annunciando che corrotti e corruttori "non vedranno più lo Stato", grazie al decreto anticorruzione che sarà varato "entro la settimana": vale per politici e dirigenti pubblici ma anche per gli imprenditori con appalti nella pubblica amministrazione. "Il decreto - spiega il ministro dello Sviluppo economico - toglie le mani dalla marmellata a tanta gente, e se vieni preso con le mani nella marmellata non vedi più lo Stato, se sei un politico o un dirigente pubblico".