Conte: "La manovra sarà seria e coraggiosa, la crescita si fa con le riforme"

Secondo il premier "una fonte di risorse arriverà dal riordino delle agevolazioni fiscali. Non andremo a toccare sanità, scuola e ricerca"

ansa

"La ragione dell'incontro è oggettiva: mettere a punto una manovra che sia seria, rigorosa, coraggiosa". Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte prima del vertice a Palazzo Chigi con i ministri Luigi Di Maio e Paolo Savona e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. "Sarà accompagnata da riforme strutturali, in cui noi riponiamo molta fiducia perché siamo convinti che la leva per la crescita e lo sviluppo sociale saranno le riforme", ha spiegato.

"Risorse anche da riordino agevolazioni fiscali" - Conte ha quindi analizzato il tema delle risorse per attuare la manovra: "Sono ricavate da un'attenta opera di ricognizione degli investimenti attualmente programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come sanità, scuola, ricerca perché assicurano una prospettiva di sviluppo. Una fonte di risorse sarà un riordino delle tax expenditure, le agevolazioni, anche con una ridefinizione molto organica di queste agevolazioni".

"Colpisce il dato della povertà, il Paese deve ripartire" - Colpiscono "i numeri così elevati di cittadini ricompresi nella soglia di povertà assoluta e un governo responsabile non può non elaborare politiche economiche e sociali in vista di questo obiettivo. Tuttavia - ha proseguito Conte - non avrebbe senso essere concentrati su misure per la povertà assoluta: se non parte il Paese, non parte la crescita economica e non creiamo le condizioni per intervenire efficacemente contro la povertà di singoli e famiglie". Il ha così sottolineato che la sua "responsabilità è di portare tutte le riforme insieme. Si tratta di operare contemporaneamente su tutti questi fronti e non è un caso che la mia attività quotidiana passi da un dossier all'altro, da Tap a Ilva".

"Su Tav presto conclusioni risolutive" - Il presidente del Consiglio ha parlato anche della posizione del governo sulla Tav: "E' un'argomento all'ordine del giorno, come già anticipato dal ministro Toninelli stiamo valutando tutti gli aspetti come costi e benefici. Capisco che vogliate ogni giorno risposte 'Tav sì o no' e i ministri esprimono le loro posizioni. Ma all'esito di questa verifica, trarremo le nostre decisioni. La sintesi la faremo tra un po' in termini risolutivi, in Consiglio dei ministri".

"Su Tap prima confronto tecnico poi valutazione politica" - Mentre sul gasdotto Tap, Conte ha detto che "siamo vigili a cogliere e valutare le istanze della comunità locale, alla fine ci sarà una valutazione e sintesi politica che spetta al presidente del Consiglio coi suoi ministri". Dall'incontro con le delegazioni di parlamentari locali e con il sindaco di Melendugno accompagnato da consulenti "ne è risultato un ampio confronto, molto tecnico", aggiunge Conte. "Ho richiesto la presenza di tecnici perché non ha senso parlare in modo astratto di un'opera pressoché completata per il 70% in Grecia e Albania, e in Italia per il 30-40%. Dobbiamo misurarci con un'opera progettata in passato e oggi in corso di realizzazione. Garantiamo una verifica presso i ministeri competenti della procedura sin qui seguita. Vogliamo accertarci che sia stata corretta, di fronte a dubbi irregolarità faremo verifiche interne, così come su Ilva".

"Ilva? Di Maio ha dovuto procedere in autotutela" - In merito al "caso Ilva", il premier ha precisato: "Sulla procedura di gara ci sono irregolarità. Il vicepremier Luigi Di Maio ha dovuto procedere in autotutela". Su una possibile chiusura dello stabilimento di Taranto, Conte ha replicato al cronista: "Ma le pare che Di Maio sia così scriteriato da mandare a casa 14mila persone?".

"Verificare se Alitalia può restare compagnia di bandiera" - "Per quanto riguarda Alitalia - ha precisato il primo ministro -, Toninelli ha anticipato il suo proponimento di poter conservare una sorta di compagnia di bandiera. Bisogna misurarsi con le possibilità concrete, ci stiamo lavorando, Toninelli sta cercando di costruire le premesse per arrivare a questo risultato, poi dovremo verificare se il percorso è realizzabile e confrontarci con la realtà del mercato, con gli investitori, i partner che possono essere interessati".

"Vaccini? No a specifiche circolari sull'obbligo" - Dopo aver analizzato gli aspetti economici, il premier si è poi soffermato sull'argomento vaccini spiegando che "la posizione del governo è molto chiara. Ci sono ovviamente delle prescrizioni normative o regolamentari per la scuola dell'obbligo che mi sembrano molto chiare. Al momento, ho parlato con il ministro Grillo, si parla di un emendamento ma non c'è nulla di concreto. Non verrà fuori al momento nessuna specifica circolare: il governo responsabilmente vuole garantire la massima tutela della salute dei nostri piccoli e il diritto all'istruzione differenziando tra scuola dell'obbligo e scuola non dell'obbligo".

"Con noi gli sbarchi dei migranti si sono ridotti dell'85%" - Sul tema dei migranti, Conte ha spiegato: "Credo che sull'immigrazione i dati parlino per noi: in due mesi di governo c'è stato tra l'80 e l'85% di sbarchi in meno. E' un risultato positivo perché significa meno rischi per i migranti nell'attraversamento del mar Mediterraneo. Il nostro approccio è molto rigoroso, non abbiamo mai messo in discussione il soccorso umanitario, abbiamo sempre assicurato la disponibilità a prendere a bordo donne incinte, bambini, persone sofferenti, ma abbiamo cambiato l'atteggiamento. Ci sono stati 34mila morti in mare e la politica che si perseguiva fino a ieri non offriva garanzie umanitarie".

"Da noi una svolta per evitare che Mediterraneo sia cimitero di migranti" - "Ho studiato il problema dei migranti, il fatto di averlo preso di petto - ha proseguito - nasce anche da un atteggiamento di responsabilità. Si può dire che il governo sia fascista, razzista, c'è libertà di stampa e opinione, ma a noi interessa la soluzione dei problemi e credo che possiamo dirci orgogliosi di aver impresso una svolta in senso positivo e virtuoso per evitare che il Mediterraneo sia il cimitero dei migranti".

"Nessuna irritazione nei confronti di Salvini" - "Irritazione mia nei confronti di Salvini? E' una ricostruzione che non corrisponde a realtà". Il premier Conte ha concluso la conferenza rispondendo così a una domanda sullo stallo sulla presidenza Rai. "La vicenda - ha aggiunto - l'abbiamo affrontata con metodo solito. Sulle nomine di nostra competenza abbiamo vagliato candidature, le abbiamo discusse, in un confronto cui hanno partecipato tutti. E' il metodo migliore per arrivare al risultato piu' qualificante. Alla fine siamo arrivati a un assetto del cda Rai".