Piano vaccini, parte il tour di medici ed esperti contro il "fai da te”

L'iniziativa dell'Associazione microbiologi italiani con appuntamenti in diverse città per condividere, tra gli esperti, dati e lottare contro la disinformazione

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Dai varicella party, che i No Vax propongono per "temprare" la salute dei più piccoli, alla polemica contro il numero eccessivo di vaccini per poter sedere tra i banchi di scuola, la sanità sembra più un'opinione che materia per soli esperti. Contro questo panorama di disinformazione parte un ciclo di incontri, promossi dall'Associazione microbiologi clinici italiani, sui vaccini con tre appuntamenti a livello nazionale.

All'Ospedale Niguarda di Milano lunedì 2 luglio si è tenuta la prima "tappa" di questo tour che si pone l'obiettivo di condividere, tra medici e scienziati, i dati del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. In collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, l'iniziativa dell'Amcli nel corso del 2018 toccherà anche Perugia (a ottobre) e Cagliari (a dicembre).

A preoccupare i dottori sono soprattutto le "stravaganti proposte di riduzione del numero di vaccini da somministrarsi ai bambini". Questo a pochi mesi dal lancio del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 appoggiato dagli esperti. Ma nell'era delle fake news, dove internet spesso sostituisce il medico di base, non bastano gli sforzi delle istituzioni se ancora oggi i rischi per la salute pubblica non sono ancora sotto il livello di guardia. "La nostra esigenza è quella di capire lo stato dell’arte del Piano nazionale di prevenzione vaccinale - spiega a Tgcom24 Tiziana Lazzarotto, microbiologa all'Università di Bologna e membro dell'Amcli - . Abbiamo coinvolto diversi esperti in tutta Italia perché crediamo che un tema simile vada affrontato con interdisciplinarità".

Aumenta l'allerta per le malattie infettive - Lo scorso anno i decessi per morbillo sono stati 4 su un totale di 4.991 casi, mentre la varicella continua a costituire un problema di salute pubblica soprattutto in età pediatrica. Tra i fattori responsabili di questa situazione sanitaria, secondo l’Amcli, compare "la riduzione costante nel tempo delle coperture vaccinali" con conseguenze sull'indebolimento della cosiddetta immunità di gregge in Italia. Anche a livello continentale è aumentata l'allerta per altre malattie infettive come morbillo, parotite, rosolia, pertosse e varicella.