Donnavventura ci racconta il Monte Fuji
Le inviate ci fanno da guida alla scoperta della montagna nipponica dalla forma perfetta
Un vero e proprio simbolo per i giapponesi e una delle destinazioni preferite per chi si reca nella capitale nipponica, il Monte Fuji, con i suoi 3776 metri, è la montagna più alta del Giappone e rappresenta il monte dalla forma perfetta.
Inserito nel 2013 tra i
Patrimoni Mondiali dall'Unesco, si tratta di un cono vulcanico simmetrico, immortalato e reso celebre anche nelle "36 vedute del monte Fuji", una serie di stampe di Hokusai, il noto pittore ed incisore giapponese vissuto tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento.
Alla sua base si sviluppa la
regione dei Cinque Laghi (Kawaguchi, Saiko, Shoji, Motosu e Yamanaka), località di villeggiatura costituita da magici paesaggi lacustri, altipiani, cascate e grotte.
Con il cambiare delle stagioni, la vista del Monte Fuji varia e offre differenti interpretazioni: in primavera, per esempio, i ciliegi fanno da cornice creando un’atmosfera magica, imperdibile; altrettanto spettacolare è la scena del cosiddetto "Fuji al contrario," ovvero l'immagine capovolta e perfettamente riflessa in uno degli specchi d'acqua. Il Monte Fuji è considerato sacro fin dai tempi del periodo Edo, ed è ancora meta di pellegrinaggio.
I più coraggiosi possono anche cimentarsi nella
salita a piedi, consentita solo in estate per ragioni di sicurezza. Salire sulla cima del Monte Fuji (Fuji-san in giapponese) è il sogno di molti giapponesi; l’ideale è ammirare l’alba dalla cima della montagna. Per raggiungere la sommità ci vogliono circa sei ore di camminata: solitamente, la prassi comune sta nel iniziare la scalata nelle ore del primo pomeriggio dalla quinta stazione, passando la notte in un rifugio per poi concludere la salita prima dell'alba, riuscendo ad ammirare, così, il sorgere del sole.