Sardegna: naufragare è dolce nel Golfo di Orosei

Un paesaggio rimasto integro, cale e spiaggette da sogno, il mare trasparente. E la rarissima foca monaca

Chilometri di spiagge da sogno, sabbie chiare e una natura selvaggia : il Golfo di Orosei in Sardegna presenta un paesaggio integro come alle origini, tutelato dal Parco nazionale del golfo di Orosei e del Gennargentu, il maggiore massiccio montuoso della Sardegna. Lo scorrere impetuoso dei corsi d’acqua ha trasformato in modo spettacolare la forma delle rocce.

Immensa piscina naturale fatta di sabbia candida e mare blu cobalto, i fondali del golfo di Orosei sono il sogno dei subacquei, di chi fa snorkeling o più semplicemente di tutti gli adoratori del mare e della tintarella. La costa incontaminata è contornata da piccole spiagge e insenature. Escursioni in barca permettono di visitare le numerose grotte e cale bagnate dal mare dai mille colori. L’incanto del mare e dell’entroterra suggerisce gite in mare ed escursioni in fuoristrada, buona occasione per scoprire i misteriosi villaggi nuragici.

Spiagge? L’imbarazzo della scelta - Lungo il golfo si susseguono 14 splendide spiagge, tra cui Su Petrosu, Osalla e Cala Cartoe. Da cala Osalla sino a Santa Maria, per circa 4 km, troviamo una lunga striscia di sabbia granitica con duna a tratti alta anche 3 m, circondata in gran parte da una folta pineta e da uno stagno. La costa, intervallata solo dalla piccola spiaggia di Foche Pizzinna, si fa poi particolarmente suggestiva grazie alle scure colate basaltiche. Un po’ isolate, ma incantevoli, sono Cala Biriola, col suo arco naturale, e Cala Mariolu, con spiagge di piccoli sassi di marmo bianco.

Cala Luna, un angolo di paradiso - Cala Luna è la spiaggia bianca dove fu girata la famosa pellicola Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'Agosto, scritto e diretto nel 1974 da Lina Wertmuller. Ci si arriva partendo dal sentiero di Cala Fuili. L'arenile di Cala Luna, disteso nel golfo di Orosei e stretto da ripide pareti di roccia, è famoso per la sua sabbia bianchissima e per le acque trasparenti e limpide del suo mare. La spiaggia poi è particolarmente apprezzata da chi ama la pesca subacquea

Meraviglie naturalistiche - Il golfo di Orosei ha tra le sue caratteristiche alcune straordinarie grotte marine, veri e propri labirinti intrecciati con le più profonde cavità della regione. Da Cala Gonone, in località Dorgali, ci si imbarca per visitare la grande Grotta del Bue Marino, un tempo rifugio della foca monaca che, assediata dalla presenza dell’uomo, si è poi trasferita più a sud. La grotta, frequentata fin dalla preistoria dall’uomo, cela inoltre una ventina di figure antropomorfe incise su parete e sovrastate da simboli a cerchio, preziosi reperti d’ arte preistorica. Nella grotta di San Giovanni su Anzu sono presenti resti fossili della Megalenhydris barbaricina, una specie di lontra le cui dimensioni superavano di molto quelle attuali e che detiene il primato di lontra più grande d’Europa.

L’antro delle vergini - Ancora bellezza fuori dal comune nelle acque di Cala Goloritzè, con le rocce dal colore biancastro, scavate dalle acque piovane, che regalano suggestive magie di forme e di colori. Sulla strada che porta a Orosei, a 7 km a nord di Dorgali, borgo agricolo noto per le botteghe artigiane di filigrana d’oro e d’argento e la presenza di cuoiai, conciapelli e ceramisti, si trova la gigantesca stalattite (è alta 38 m) della grotta di Ispingoli. In una sua voragine, detta “antro delle Vergini” secondo la leggenda sarebbero state fatte precipitare alcune giovani durante riti propiziatori.

Ottima gastronomia, magnifico Cannonau - La mescolanza tra terra e mare è una caratteristica tipica della cucina del golfo. Al menù di mare si alternano consistenti e genuini piatti delle tradizioni dell’entroterra. Tra tutti, i malloreddos, tipici gnocchetti sardi, preparati con farina di semola fine, acqua e sale, e serviti con sugo di pomodoro o ragù di carne. Tipico vino rosso della Sardegna è l’ottimo Cannonau.

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