Scuola, eseguiti 500mila test sul personale: 13mila i positivi al Covid-19 | Studenti in piazza: "Fatto troppo poco"

Arcuri: "Nessun istituto sarà senza mascherine, entro lunedì ne garantiremo la disponibilità per due settimane di lezioni"

Coronavirus, a Napoli prof e studenti costruiscono i banchi monoposto

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Professori e studenti si son messi al lavoro per prepararsi alla prossima apertura del 24 settembre e riadattare i vecchi banchi in postazioni monoposto come previsto dalle regole anti-covid. Succede all'Istituto Casanova di Napoli. L'adesione al laboratorio "Legno ed arredi interni per il made in Italy" è su base volontaria.

Quasi il 50% del personale della scuola, pari a circa 500mila tra docenti e non docenti, si è sottoposto al test sierologico per il Covid-19 e il 2,6%, pari a circa 13mila persone, è risultato positivo e non prenderà servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. Lo ha reso noto l'ufficio del Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri. I dati non includono il personale scolastico del Lazio, poiché la Regione sta agendo autonomamente.

In base ai dati raccolti fino a mercoledì, la Regione più virtuosa era la Lombardia con il 70% di test effettuati, mentre all'ultimo posto c'era la Sardegna con solo il 5% del personale che si è sottoposto ai controlli. Entro il 24 settembre dall'Ufficio del commissario prevedono che la percentuale totale possa salire al 60-70%.

Distribuite le mascherine Arcuri intanto ha garantito che "nessuna scuola sarà senza mascherine chirurgiche". "Tutti gli studenti, l'intero corpo docente e la totalità del personale non docente avranno ogni giorno una mascherina chirurgica gratuita", ha spiegato. Ad oggi sono stati distribuiti 41 milioni di mascherine ed entro lunedì ne arriveranno altri 77, "una quantità sufficiente per due ulteriori settimane di lezioni". Sempre entro lunedì saranno distribuite altri 16 milioni di mascherine alle scuole primarie, "sufficienti per garantire la riapertura in sicurezza anche di questi istituti". La distribuzione proseguirà poi su base settimanale o bisettimanale a seconda del numero degli studenti.

Studenti in piazza: "Fatto troppo poco" Tutto questo non rassicura però gli studenti: A "qualche giorno dalla riapertura ancora troppo poco è stato fatto dal governo per la riapertura della scuola: mancano i trasporti, i lavori di edilizia leggera non bastano, la dispersione scolastica è alle stelle e il numero dei docenti è insufficiente. Non è abbastanza! Per questo - annuncia l'Unione degli Studenti - scenderemo in piazza il 25 e il 26 settembre", da soli e con la manifestazione nazionale di Roma a cui parteciperanno anche i sindacati. Ma dal ministero dell'Istruzione replica la vice ministra Anna Ascani: "la riapertura delle scuole, in presenza e in sicurezza, sta vedendo impegnate tantissime professionalità: l'obiettivo è comune e fondamentale per tutti i nostri ragazzi".