Migranti, ancora sbarchi a Lampedusa | Viminale annuncia 300 trasferimenti e l'arrivo di altre 3 navi-quarantena

Scatta la protesta del sindaco dell'isola Totò Martello pronto a dichiarare lo sciopero contro "il silenzio del governo"

Afp

Il ministero dell'Interno "segue con estrema attenzione la grave situazione legata allo sbarco di circa 400 migranti la scorsa notte a Lampedusa". E' quanto afferma il Viminale, sottolineando che "il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luciana Lamorgese hanno deciso di ricorrere all'utilizzo di ulteriori tre navi, in aggiunta alle due già operanti, per la sorveglianza sanitaria dei migranti irregolari in arrivo".

A far tornare alta la tensione sull'isola è stato lo sbarco di 370 migranti arrivati sabato notte su un vecchio peschereccio. Il barcone è stato soccorso a 4 miglia dalla costa, mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco. La tragedia è stata evitata grazie all'intervento delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che hanno scortato l'imbarcazione in porto. Le persone a bordo, tra cui 13 donne e 33 minori, sono state trasferite  alla Casa della Fraternità del parroco don Carmelo La Magra.

Il sindaco Totò Martello minaccia lo sciopero generale sull'isola per lunedì, mentre il presidente della Sicilia Nello Musumeci chiede al governo di convocare un Consiglio dei ministri per discutere quella che considera un'emergenza assoluta. L'hotspot per migranti (assieme alla parrocchia locale) ospita ormai più di 1.500 persone, molte volte la capienza del centro, e spinge la protesta sia da destra che da sinistra.

Il Viminale cerca di correre ai ripari, inviando altre tre navi-quarantena, oltre alle due già presenti: la prima arriverà a Lampedusa entro lunedì notte, le altre due entro mercoledì. Inoltre, per ridurre il sovraffollamento dell'hotspot, ha preso il via domenica notte il trasferimento di oltre 300 migranti a bordo di motovedette e della nave Dattilo delle Capitanerie di porto. "Lampedusa non ce la fa più, la Sicilia non può continuare a pagare l'indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma - ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci -. C'e' una emergenza umanitaria e sanitaria".