Coronavirus, Remuzzi: "I test iniettando il vaccino e poi il virus sui volontari sono l'unica via per accelerare"
Il direttore dell'istituto Mario Negri di Bergamo è a favore dello Human Challenge Trial. Negli Usa l'iniziativa è sostenuta da un centinaio di ricercatori
"L'unico modo per arrivare prima al vaccino anti Covid-19 è lo Human Challenge Trial". Lo ha detto il direttore dell'istituto Mario Negri di Bergamo, Giuseppe Remuzzi, parlando della procedura che consiste nel somministrare a volontari sani prima il vaccino e poi il virus. Negli Usa l'iniziativa è sostenuta da un centinaio di ricercatori, fra i quali 15 premi Nobel.
In una lettera aperta al direttore dei National Institute of Health, Francis Collins, i 100 esperti sostengono che l'approccio è efficace perché dà rapidamente una risposta sulla capacità di prevenire la malattia. La lettera è stata firmata anche da 2mila possibili futuri volontari.
"Sono a favore, le argomentazioni del documento sono condivisibili", ha detto uno dei cinque firmatari italiani del documento a favore dello Human Challenge Trial. "Trovo che tutte le motivazioni presentate nel documento siano valide", ha osservato Sebastiano Venturi, medico esperto di igiene pubblica oggi in pensione, e che ha lavorato nel Servizio di igiene e prevenzione della Ausl di Rimini.
Il Brasile testa sull'uomo uno dei vaccini cinesi Intanto lo Stato di San Paolo, il più colpito dal coronavirus in Brasile, ha iniziato i test di fase 3 con il vaccino sviluppato dal laboratorio cinese Sinovac Biotech. Circa 850 professionisti della salute, che non hanno contratto la malattia, inizieranno a ricevere il vaccino, il cui nome commerciale èCoronaVac, presso l'Ospedale de Clinicas dell'Università di San Paolo.
Speranza: "Serve un vaccino sicuro e certo" Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato che "dobbiamo continuare il lavoro fatto sinora sul vaccino". Martedì, ha sottolineato, "è emerso che il test di fase 1 e 2 del vaccino di AstraZeneca, un progetto in cui l'Italia è molto presente, è andato bene, ora però serve prudenza, serve un vaccino sicuro e certo, ma andiamo avanti come fatto finora. Io con Germania e Olanda, ho raggiunto un accordo per 400 milioni di dosi, spingiamo perché si possa dare questa risposta, che è quella definitiva, fino ad allora però ribadisco che dobbiamo avere comportamenti corretti".