Inps, Tridico: "Ok alla regolarizzazione dei migranti per i contributi previdenziali"
Tajani (Forza Italia): "No a una sanatoria". Crimi: "Il no del M5s resta, non è la soluzione giusta"
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Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, si dice favorevole a una regolarizzazione dei migranti. "I numeri parlano chiaro - ha detto in una intervista a 'La Stampa' -: il contributo degli immigrati regolari non è irrilevante per i conti previdenziali". Tridico ha parlato anche del reddito di emergenza che "durerà due, massimo tre mesi, ed è destinato a coprire fasce di lavoratori esclusi dal reddito di cittadinanza".
Sulla questione della regolarizzazione dei migranti, Tridico ha aggiunto: "Si tratta comunque di scelte che spettano alla politica. Se devo dire la mia, sceglierei la strada della Germania: durante l'ultima crisi siriana ha saputo coniugare le esigenze umanitarie con quelle dell'economia".
Il bonus agli autonomi Per quanto riguarda il bonus agli autonomi, il presidente Inps ha precisato: "Ad oggi abbiamo pagato 3,7 milioni di assegni, quasi tutti fra il 15 e 20 aprile. Altre 900mila domande erano da parte di persone che non avevano i requisiti o con qualche errore: circa la metà dovrebbero essere accolte. Ne approfitto per invitare alla precisione: nei moduli abbiamo trovato spesso l'indicazione della gestione previdenziale sbagliata. La seconda tranche sarà erogata senza ulteriori richieste. Per la terza occorrerà invece un'autodichiarazione per attestare la riduzione di un terzo del reddito durante l'emergenza oppure la chiusura dell'attività".
Tajani (Forza Italia): "No a sanatoria migranti" Sull'argomento è intervenuto anche il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: "Siamo contrari alla regolarizzazione degli immigrati illegali - ha detto -, siamo invece per reintrodurre i voucher e per mandare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza a lavorare in agricoltura, e poi corridoi verdi per cittadini comunitari che hanno già lavorato qui e ora potrebbero rientrare. Una sanatoria non va bene".
Crimi: "Il no del M5s resta, non è la soluzione giusta" Critiche sono arrivate anche dal capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi: "Noi diciamo no alla regolarizzazione degli irregolari: se il nostro obiettivo è sostenere l'agricoltura allora dobbiamo lavorare a misure per garantire il mercato ma la soluzione non è la regolarizzazione, come se in agricoltura lavorassero solo migranti irregolari, un assunto sbagliato. Noi siamo per l'emersione del lavoro nero, quello dei migranti o meno. Su quel fronte siamo tutti insieme, siamo disponibili".