Coronavirus, il ministro Azzolina: "Lezioni metà a scuola e metà a casa" | Sessioni d'esame e laurea in università
Il dicastero dell'Istruzione ribadisce la possibilità di "una didattica mista", in parte in presenza e in parte online a distanza
Il governo "non ha mai parlato di doppi turni" per la ripresa della scuola a settembre. Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, parlando della gestione dell'emergenza coronavirus spiegando che l'ipotesi è quella di dividere le classi. "Una metà degli studenti per metà settimana andrebbe a scuola, poi l'altra metà. Dal 4 maggio potranno essere svolte sessioni d'esame e sessioni di laurea in presenza.
"A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti ne hanno diritto", ha proseguito Azzolina, precisando che "questo vale anche per le scuole elementari". "Non possiamo far tornare gli studenti a scuola con 28-30 persone per classe. Io ho sempre fatto una battaglia contro le classi-pollaio", ha ribadito il ministro.
Il 4 maggio "piano piano l'Italia riaprirà", ma non sarà "un libera tutti, vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane". Quanto al problema della dispersione scolastica, Azzolina ha evidenziato che, al di là dell'emergenza sanitaria, il nostro Paese era già "fuori ogni media. Sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro".
Palazzo Chigi: "Esami e laurea in presenza" Dal 4 maggio potranno essere svolte sessioni d'esame e sessioni di laurea in presenza "a condizione che vi sia un'organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate le misure organizzative di prevenzione e protezione indicate dal Dpcm del 26 aprile 2020". La precisazione del governo arriva alla vigilia dell'entrata in vigore del decreto sulla Fase 2. Nel caso in cui non possa essere assicurata l'adozione di tali misure, "si potrà ricorrere alle modalità a distanza".
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