Appello al sindaco di Milano: "Caro Sala, per il commercio è emergenza, ci aiuti!"
Cinquanta locali milanesi chiedono al Comune di tutelarli in un momento di emergenza sanitaria che è diventata emergenza economica
Dalla Santeria al Magnolia, dal Cinemino alla Cascina Cuccagna, i gestori di oltre 50 locali milanesi hanno scritto al sindaco di Milano Giuseppe Sala. L'emergenza coronavirus sta diventando un vero e proprio incubo per l'intero settore del commercio di Milano. L'ordinanza che obbliga i bar, le tabaccherie e i locali di intrattenimento di chiudere entro le ore 18 sta mettendo in ginocchio centinaia di attività.
Da qui l'appello al sindaco perché si faccia portavoce presso il governo affinché attivi "ammortizzatori sociali e provvedimenti per azzerare gli adempimenti fiscali nell'immediato onde evitare un disastro in termini di fallimenti". Un grido d'aiuto nato spontaneamente che rivela quanto un sistema complesso e delicato come quello del commercio si senta fragile e attaccato da questa nuova emergenza.
"Le chiediamo - prosegue l'appello - di far presente a Regione Lombardia e al Ministro della Salute l'importanza di stabilire regole chiare e ponderate per tutti gli operatori senza discriminazioni in un settore articolato come il nostro. Ci appelliamo a Lei, signor Sindaco perché sappiamo quanto tenga alla sua/nostra cittá e perché crediamo possa rappresentarci tutti come cittadini, imprenditori e lavoratori senza interessi singoli di categoria alcuna".