Dalla console al cellulare: Call of Duty diventa tascabile

Le arene multiplayer di Call of Duty raggiungono anche gli schermi mobile, e non si tratta di un "giochino"

IGN

Call of Duty ha scandito i nostri autunni di videogiocatori dall’inizio degli anni 2000. Ricordo ancora quando gli amici di Activision UK vennero nella redazione di Giochi per Il Mio Computer con un PC tower con su installato Call of Duty 2, e rimasero in redazione per una settimana mentre noi lo giocavamo per la recensione. Come dire, fidarsi è bene, ma il PC lo portiamo noi. Da allora, sono passati molti bit sotto i ponti e sugli hard disk dei nostri PC/console/cellulari: molti giocatori si stanno divertendo con Call of Duty: Modern Warfare, il reboot della serie lanciato pochi giorni fa su PC e console.

Un gran bell’antipasto è arrivato da Call of Duty Mobile, versione per smartphone lanciata su iOS e Android quasi senza farsi annunciare, che rappresenta un'esperienza davvero notevole per il mondo dei dispositivi smart. Onestamente, nel 2001 non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile giocare a Call of Duty sul cellulare – iPhone doveva ancora nascere nella testa dei designer di Apple e i cellulari era quegli accrocchi a conchiglia che vedete nel primo Matrix.

In realtà, la versione mobile è un po’ di versa dal Call of Duty tradizionale: il download è totalmente gratuito ed è un gioco solo ed esclusivamente multiplayer. Appena iniziate a giocare, vi chiederà infatti di effettuare l'accesso come ospite o con il profilo Facebook, aspetto indispensabile per conservare lo “status” e i livelli se passate da un cellulare a un altro.

Inizialmente, vi permette di giocare solo a mappe di Deathmatch a squadre: l’esperienza è incredibilmente appagante. Il sistema utilizza i classici joypad virtuali – il joypad "fisico" per ora non si può utilizzare, probabilmente per evitare l’enorme squilibrio tra chi gioca con fisico e virtuale – e si può scegliere tra due modalità di fuoco: l’arma spara automaticamente appena passate il mirino su un avversario oppure fuoco automatico, ma con danni maggiori.

Abbiamo scelto il primo sistema, non essendo provvisti di tre mani e sedici dita, e funziona assai bene. Le battaglie sono molto veloci, molto basic, prive di tutti quei "fronzoli" che i designer di videogiochi hanno inserito dall’uscita di Half Life 2 in poi – salti sulle pareti, doppi salti, velocità smodata, jump pack e via dicendo. Qua si va in giro, si spara, ci si inginocchia o al massimo si salta.

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Eppure, è dannatamente divertente: mi ha riportato, seduto bello comodo sul divano di casa mentre la #mogliepaglianti si sparava il temibile bingewatching di ripasso di Downtown Abbey, ai tempi di Counter Strike e Day of Defeat su PC. Le arene sono relativamente poche – una mezza dozzina – e impari subito dove devi andare e da dove arrivano i nemici, visto che sono anche abbastanza contenute.

Le squadre sono da cinque o sei giocatori, quindi non c’è la torma di avversari, ma ondate abbastanza ordinate. E poi è molto immediato: vai in giro e spari, scegliendo tra il fucile da cecchino, a pompa o fucile d’assalto, e sbloccando armi un po’ diverse, come il P90 che fa danni ma è più impreciso dell’arma iniziale, accumulando esperienza. Se poi volete spendere un po’ di Euro, che il gioco indubbiamente merita, ci sono le solite casse loot, la moneta ingame per migliorare le armi, e via dicendo. Ma si scarica gratis e un giro lo merita di sicuro.

Call of Duty Mobile è disponibile su Android e iOS, noi l'abbiamo provato su Neffos X1 Max.