
Alle urne l'8 e 9 giugno i cittadini troveranno 5 schede di colore diverso, una per ognuno dei 5 referendum abrogativi: 4 sul lavoro e 1 sulla cittadinanza. Con il primo quesito si chiede l'abrogazione di alcune norme del contratto a tutele crescenti, previsto dal Jobc Act, per reintrodurre il reintegro dei lavoratori nei casi di licenziamento illegittimo.
Anche il secondo riguarda i licenziamenti illegittimi, ma nelle piccole e medie imprese e punta ad abrogare il limite massimo di risarcimento previsto.
Il terzo referendum, contro il precariato, mira a reintrodurre le causali obbligatorie per i contratti a termine fino a 12 mesi.
Il quarto quesito è sulla sicurezza e chiede l'abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro, che la responsabilità ricada anche sull'impresa appaltante.
Il quinto e ultimo è invece sulla cittadinanza e chiede di eliminare il requisito dei 10 anni di residenza, per gli stranieri che vivono regolarmente in Italia.