il punto sulle indagini

Caso Prospero, il giovane arrestato non risponde al gip

È accusato di induzione o aiuto al suicidio di Andrea

di Tito Giliberto

Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Perugia il diciottenne romano agli arresti domiciliari co l'accusa di induzione o aiuto al suicidio di Andrea Prospero. L'ipotesi più accreditata finora, è che la storia di Andrea si collochi sullo sfondo di una realtà virtuale, fatta di conoscenze telematiche e, probabilmente, di piccoli grandi raggiri messi in piedi attraverso il web, ma così concreti da mettere le mani nelle tasche di chi le subiva.