dopo l'annullamento

Voto in Romania, scattano le perquisizioni

La Corte costituzionale ha invalidato le consultazioni di fine novembre

di Roberto Lamura

Il candidato in vantaggio, il sovranista e filo russo Calin Georgescu, denuncia il colpo di mano ed evoca il golpe. Alla base della clamorosa decisione il report dei servizi segreti romeni: il sospetto è quello di una pesante ingerenza del Cremlino, attraverso una massiccia campagna pro Georgescu, con migliaia di video veicolati in particolare su TikTok. Sono scattate perquisizioni in diverse abitazioni a Brasov, con l'accusa di corruzione di elettori, riciclaggio di denaro e falsificazione.