"Negli anni il Congo è stato teatro praticamente delle più gravi malattie infettive che però sono quasi sempre rimaste confinate all’interno del Paese o dell’Africa subsahariana senza che il virus fuoriuscisse. Sono preoccupato perché non conosciamo l'agente eziologico ma sono anche tranquillo sul fatto che c’è un cordone sanitario in questo momento da parte dell’Oms che circonda l’area seguendo le regole internazionali". Sono le parole di Matteo Bassetti, direttore del reparto malattie infettive dell'Ospedale San Martino di Genova a proposito della malattia sconosciuta che, negli ultimi giorni, ha causato almeno 27 morti nella Repubblica Democratica del Congo.
"Da quello che ci raccontano i dati sembra assomigliare molto a una malattia infettiva già vista in quelle aree, soprattutto per la caratteristica della grave anemia. La prima cosa da stabilire è se si tratta di un’infezione virale magari da un microrganismo già conosciuto oppure se si tratta di un nuovo microrganismo o ancora di un altro tipo di malattia legata a qualcos’altro. Ci vorranno alcuni giorni per condurre i test in laboratorio, forse una settimana"