Esplosione Ercolano, nella "periferia" dove si muore per una paga da fame
Le tre giovanissime vittime lavoravano in nero in una sorta di polveriera altrettanto fantasma, senza autorizzazioni
Meno di 35 euro, forse 20 al giorno per vivere, per lavorare e per morire. Lontano dalle vetrine scintillanti, dalle città frenetiche, accade anche questo nella penisola profonda e nascosta delle contraddizioni. Ercolano, Italia. Una paga da fame, in nero, in una sorta di polveriera altrettanto fantasma, senza autorizzazioni e questi tre giovani, Sara e Aurora Esposito, Samuel Tafciu con la polvere pirica tra le mani, senza formazione e sicurezza. Un immobile-laboratorio intestato chissà come a una ragazzina 13enne, per confezionare fuochi d’artificio, quei botti per l’unica certezza di questa vicenda, il Capodanno in arrivo.