Il Cremlino minaccia risposte adeguate ai missili statunitensi contro la Russia e attacca: significa che i Paesi della Nato sono in guerra con noi, e questo cambia la natura stessa del conflitto. Mosca usa toni durissimi - ed evoca lo scontro diretto tra la federazione e l'occidente - dopo la decisione di Biden, presidente uscente: via libera a Kiev per l'utilizzo dei missili a lungo raggio americani contro il territorio russo. Più precisamente, nella regione di Kursk, lì dove sono ammassati anche migliaia di soldati nordcoreani. Dobbiamo sostenere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ha sottolineato Biden al G20 di Rio de Janeiro. La mossa della Casa Bianca, che arriva dopo il più massiccio attacco russo contro l'Ucraina dall'inizio del conflitto, ha diviso gli alleati: Francia e Gran Bretagna hanno aperto alla possibilità di seguire gli Stati Uniti e potrebbero sollevare i vincoli all'impiego delle rispettive armi fornite a Kiev per colpire obiettivi in Russia. La Germania ha confermato che non consegnerà i missili da crociera Taurus all'Ucraina, così come non cambia la posizione dell'Italia, che ha ribadito il no all'uso delle sue armi fuori dall'Ucraina.
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