Tensione altissima a Bologna a una settimana dalle elezioni regionali. La miccia l'accende la segretaria dem, Elly Schlein: c'era anche lei a Bologna con l'Anpi per dire no alla manifestazione di Casapound e rete dei Patrioti. “Bologna non merita - dice - lo sfregio di una manifestazione fascista. li abbiamo fermati una volta li fermeremo ancora”.
Gli antagonisti la prendono in parola e cercano a più riprese di intercettare il corteo "rivale" che invece si muove pacifico scortato dai blindati. E allora a farne le spese sono le forze dell'ordine che per evitare il contatto tra le due fazioni diventano oggetto della furia dei manifestanti. Tre agenti restano feriti.
"Ancora violenze e scontri generati dai collettivi - interviene Giorgia Meloni - La mia totale solidarietà va alle forze dell’ordine. Spiace constatare - prosegue la premier - che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi, anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi lavora per garantire la sicurezza di tutti". "Tutti prendano le distanze dalle violenze" rincara il ministro dell'interno Piantedosi".
"Noi lo facciamo sempre - replica la coordinatrice della segreteria Pd, Marta Bonafoni - Salvini condanna la vergogna degli slogan fascisti?". Di certo il segretario della Lega condanna i fatti di Bologna: "Delinquenti rossi, con sassi e bastoni, all’assalto della polizia. Il vostro posto non è Bologna, è la galera".