Montagne di documenti raccolti quando era investigatore in polizia, con le analisi e le informative delle più importanti operazioni di criminalità organizzata nazionali e internazionali, le schede dei più pericolosi uomini di mafia e una seria di carte "scottanti". Sarebbe questo parte dell'archivio sequestrato in un garage a casa della segretaria di Carmine Gallo, l'ex super poliziotto ai domiciliari nell'ambito dell'indagine della Dda di Milano e della Dna su un network di presunte cyber-spie. Un archivio che dovrà essere analizzato, assieme ai dispositivi informatici nelle disponibilità di tutto il gruppo, da un pool di tecnici dei carabinieri del Ros e che potrebbe diventare una miniera per inquirenti e investigatori. Mentre sono stati fissati per giovedì davanti al gip gli interrogatori di garanzia. Secondo i calcoli, oltre 800mila dati rubati dai terminali in meno di tre anni, con profitti di 3 milioni di euro. Anche gli spiati erano oltre 800mila.
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