"non c'è pace senza giustizia"

Carola Rackete: "Sì alle armi a Kiev, chi è di sinistra sta con gli oppressi"

L'ex capitano della Sea Watch 3, ora eurodeputata, spiega perché al Parlamento europeo ha votato a favore degli aiuti all'Ucraina

di Maria Alessandra Chertizza

Sarà per il suo ruolo di comandante, ma Carola Rackete - che prima di diventare europarlamentare era capitano della Sea Watch 3 - ha un'idea tutta sua del pacifismo che al parlamento europeo l'ha portata a votare a favore del sostegno militare all’Ucraina. "Essere di sinistra significa stare dalla parte degli oppressi" spiega l'onorevole Rackete in un'intervista su La Stampa: "Per questo bisogna dare i missili a Kiev".