Gaza, negoziati appesi a un filo
Per Washington è ora di finalizzare l'accordo e per questo in settimana potrebbe essere messa sul tavolo una proposta "prendere o lasciare" rivolta a Netanyahu e Hamas
"Netanyahu tiene in vita la sua coalizione di governo e lascia morire gli ostaggi": è l'accusa gravissima delle famiglie dei rapiti scesi nuovamente in piazza con migliaia di cittadini il giorno dopo la conferenza stampa del premier israeliano che ha fatto crollare le speranze di riportare a casa gli ostaggi ancora in vita. A cominciare dall'affermazione secondo cui le truppe dell'Idf non si ritireranno dal Corridoio Filadelfia, al confine tra Gaza e l'Egitto, diventato il nodo su cui si sono fermati i colloqui per l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Quella che Hamas indica come la 'linea rossa' dei negoziati. Un fronte su cui continua il pressing dell'amministrazione Usa, contraria a una presenza di Israele a Gaza sul lungo termine. Per Washington è ora di finalizzare l'accordo e per questo in settimana potrebbe essere messa sul tavolo una proposta "prendere o lasciare" rivolta a Netanyahu e Hamas. Tutto questo mentre l'Idf e l'Autorità nazionale palestinese sono in altissima allerta, evidentemente in base a informazioni di intelligence, per il rischio di un 'nuovo scenario 7 ottobre' in Cisgiordania.