l'incontro in carcere

Strage di Paderno Dugnano, il legale del 17enne: "Non riesce a darsi una spiegazione"

Il difensore ha incontrato il giovane in carcere e afferma:""E' provato, sta prendendo consapevolezza di ciò che ha fatto"

di Alessandra Rolla

"Provavo un disagio, un'angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a ucciderli, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo", ha detto, in sostanza, all'avvocato di fiducia Amedeo Rizza, il 17enne che nella notte di domenica ha confessato di aver ucciso fratello, mamma e padre a Paderno Dugnano (Milano). Rispetto alle prime dichiarazioni nei verbali su quel "pensiero di uccidere" che andava avanti da giorni, il legale, dopo il colloquio, ha voluto chiarire che "mai" il ragazzo avrebbe pensato che il suo "malessere", quel senso di "estraneità" dal mondo, potesse portarlo "ad ammazzare la famiglia". Bisognerà comprendere, secondo il difensore, anche attraverso accertamenti psicologici e psichiatrici, "cosa sia scattato in lui quella sera". La difesa contesta nettamente, dunque, l'ipotesi di un piano preordinato. "E' provato, sta prendendo consapevolezza di ciò che ha fatto, anche se non riesce a darsi una spiegazione", ha concluso l'avvocato.