l'omicidio senza un perché

Sharon, la confessione di Sangare: "L'ho vista e ho sentito un 'feeling'"

12.00 SHARON INCHIESTA SRV

Suisio, Chignolo, Medolago, Terno d'Isola, paesini della Bergamasca. Poco più di 15 chilometri che Moussa Sangare, percorre in bicicletta - da casa al luogo del delitto - la sera del 30 luglio scorso - con un unico pensiero in testa: uccidere. È quanto emerge dall'interrogatorio, nelle venti pagine di verbale, in cui ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni, la 31 enne uccisa a coltellate.

Sangare racconta agli inquirenti, arrivati a lui grazie a due testimoni, a quasi 30 giorni dalla morte della barista, che quella sera sentiva un certo "feeling", ovvero l'impulso di uccidere, qualcuno, a caso