Per non farsi uccidere da Israele, il leader di Hamas Yahya Sinwar non farebbe un passo tra i tunnel di Gaza dove si nasconde da 328 giorni senza avere con sé ventidue ostaggi vivi e ammanettati che usa come scudi umani. Sembra che si sia addirittura "vestito da donna" in una delle sue rarissime uscite dal tunnel, per confondersi meglio tra la popolazione della Striscia durante il periodo trascorso all'esterno.Tanto che, secondo informazioni di intelligence ottenute dal Jewish Chronicle, l'Idf sarebbe stato più volte a un passo dal prenderlo ma non ha avuto l'ok dal gabinetto per procedere nel timore che venisse messa in pericolo la vita dei rapiti. L'unica speranza per loro è che stando vicino al capo delle milizie ricevano più cibo e siano tenuti in condizioni migliori di Qaid Farhan al-Qadi, l'ostaggio della comunità beduina di Rahat trovato dalle truppe in un cunicolo profondo 25 metri.
In un murales dipinto dall'esercito israeliano, il capo di Hamas viene dipinto come un topo in un tunnel, un obiettivo di primo piano per le forze di sicurezza che da mesi gli danno la caccia. Finora, è rimasto un fantasma che ai collaboratori più fidati detta le sue regole: spostamenti frequenti - ogni 24, 36 ore al massimo - e niente comunicazioni elettroniche, solo biglietti e corrieri umani. Anche per questo, si dice, si sarebbero allungati i tempi di risposta ai mediatori internazionale che cercano di chiudere il difficile accordo su tregua e liberazione degli ostaggi.