Crash informatico

Dopo il blackout arrivano le truffe

Gli hacker fingono di essere il servizio clienti di Crowdstrike o l'assistenza di Microsoft

di Francesca Canto

Gli esperti e le agenzie di sicurezza informatica di tutto il mondo stanno mettendo in guardia la gente da un'ondata di tentativi di hacking. Il Regno Unito e l’Australia invitano i cittadini a fare attenzione a e-mail, chiamate e siti web falsi, che offrono soluzioni al crash. Gli hacker fingono infatti di essere il servizio clienti di Crowdstrike o l'assistenza di Microsoft e propongono risoluzioni e rimborsi economici per i danni causati dal blackout delle scorse ore.