controlli anche sul patrimonio

La Guardia di Finanza collabora coi giudici di Milano nelle cause di divorzio

L'obiettivo è anche far emergere casi di violenza domestica

di Paola Miglio

Per far emergere casi di violenze nascoste tra le mura domestiche, ma anche per andare a verificare se un coniuge stia mentendo all'altro sul proprio patrimonio, nelle cause di separazione e divorzio al Tribunale di Milano c’è un militare della Guardia di Finanza che ha il compito di affiancare i giudici, potendo accedere, da ufficiale di polizia giudiziaria, anche a banche dati riservate. L'iniziativa è stata promossa dal Corpo assieme al presidente del tribunale di Milano, Fabio Roia e che consolida "la sinergica collaborazione istituzionale tra l'Autorita' Giudiziaria e la Guardia di Finanza".

Oltre alle "novità introdotte dalla cosiddetta Legge Cartabia in tema di accertamento dell'esistenza di abusi familiari, violenza domestica o di genere - si legge nella nota - i giudici specializzati in diritto della famiglia e della persona si occupano anche delle richieste di natura patrimoniale avanzate in sede di separazione o divorzio giudiziale o comunque di affidamento di minorenni". Proprio "in tale ambito è stato selezionato" un ufficiale di polizia giudiziaria della Gdf "che collaborerà direttamente con i giudici nell'esecuzione degli accertamenti attraverso l'acquisizione di atti di polizia giudiziaria e l'elaborazione delle risultanze emerse dalle interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo". La collaborazione "non solo consentirà di assicurare una risposta giudiziaria maggiormente efficace, ma anche di valorizzare gli esiti degli accertamenti eseguiti in fase istruttoria da parte dei giudici nell'ambito delle attività di polizia economico-finanziaria di più ampio respiro svolte dalla Guardia di Finanza anche attraverso verifiche delle consistenze patrimoniali detenute illecitamente".