

L'Ue accelera sui due regolamenti che riscriveranno la gestione dei flussi migratori
L'accordo tra negoziatori - si legge nella nota del Consiglio europeo - dimostra la determinazione dei legislatori a rendere il sistema di asilo più efficiente e solido
Regole più stringenti per la concessione del diritto d'asilo. Lo ha deciso l'Unione europea con la ratifica da parte del Parlamento degli accordi siglati dieci giorni fa dal Consiglio e che anticipano di fatto l'entrata in vigore del decreto flussi, riscrivendo le regole per l'accoglienza. Compresa quella riservata ai minori non accompagnati che dovranno essere alloggiati in strutture ricadenti in zone di frontiera in attesa di decidere se abbiano diritto a rimanere in Europa. Una stretta che finirà per ledere i diritti dei minori, avverte Save the Children. Un modo - replicano fonti di Bruxelles - per eliminare il business dell'accoglienza che ha visto moltiplicarsi organizzazioni costituitesi ad hoc per incassare i fondi stanziati dagli Stati.
L'assemblea parlamentare ha anche approvato la lista dei cosiddetti Paesi sicuri concordata per accelerare e rendere chiari procedure e criteri di rimpatrio. Nel nuovo elenco, ad esempio, compaiono pure Egitto, Bangladesh, Tunisia, India, Colombia, Marocco e Kosovo.
Tra le conseguenze della ratifica dei due regolamenti, il riconoscimento della legittimità dei centri di accoglienza realizzati al di fuori dei confini dell'Unione. Come nel caso specifico di quelli costruiti a spese del governo italiano in Albania.
L'accordo tra negoziatori - si legge nella nota del Consiglio europeo - dimostra la determinazione dei legislatori a rendere il sistema di asilo più efficiente e solido. Il 15 maggio 2026 la data della prossima ministeriale europea che dovrà dare il via libera definitivo alle nuove regole sull'accoglienza dei migranti.