per commettere omicidi

Reclutavano sicari minorenni online: 200 arresti

Un canale su Telegram dedicato al reclutamento di sicari minorenni contava 11mila membri

di Elia Milani

Minorenni usati come sicari on demand, manipolati e spinti a eseguire omicidi su commissione. Un modello criminale che attirava adolescenti on line con promesse di denaro facile e che trasformava Giovani Gamer in assassini. "Non vedo l'ora di vedere il mio primo cadavere" scriveva un bambino svedese di undici anni su Instagram. Il messaggio era rivolto a un facilitatore, un diciannovenne che gli aveva appena offerto 14mila dollari per commettere un omicidio. É il "violence as a service" un fenomeno nato in Svezia e diffuso in Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda, Germania, Spagna, Norvegia, Belgio e Paesi Bassi. Lo scorso aprile l'Europol ha lanciato l'operazione Grimm che in sei mesi ha portato all’arresto di 193 persone in nove Paesi europei: fermati 63 esecutori materiali, 40 facilitatori, 84 reclutatori smascherati e 6 istigatori catturati. Decine gli omicidi sventati. Un canale su Telegram dedicato al reclutamento di sicari minorenni contava 11mila membri: molti di loro erano disposti a viaggiare in altri Paesi per compiere attività criminali. I ragazzi venivano reclutati mentre giocavano online. La pianificazione era dettagliata, le vie di fuga organizzate, i pagamenti garantiti. L'Europol la descrive come una macchina del crimine con ruoli e compiti ben definiti. Gli istigatori che ordinano e finanziano il crimine, pagando fino a 20mila euro per un omicidio. I reclutatori, che adescano i giovani sui social o nelle piattaforme di gaming. I facilitatori che organizzano la logistica e infine gli esecutori, quasi sempre minori senza precedenti penali, invisibili alle forze dell’ordine e vere pedine sacrificabili del sistema.