

Ai domiciliari il primario arrestato per una presunta tangente a Roma
Secondo gli investigatori, gli era appena stata consegnata da un imprenditore abruzzese nel settore delle apparecchiature medicali
Inizialmente reticente, ha poi ammesso parte delle sue responsabilità davanti al Gip, il medico romano arrestato giovedì scorso per corruzione, e finito ai domiciliari. Roberto Palumbo, 57 anni, primario di nefrologia dell'ospedale Sant'Eugenio si trovava in un'auto parcheggiata davanti alla regione Lazio, a Roma, con in mano una busta con 3mila euro in contanti, in pezzi da 100 e da 50 euro, quando gli agenti della squadra mobile lo hanno arrestato in flagranza di reato. Secondo gli investigatori, gli era appena stata consegnata da un imprenditore abruzzese nel settore delle apparecchiature medicali, Maurizio Terra. Anche lui è finito ai domiciliari e anche lui ha ammesso le responsabilità. L'accusa nei loro confronti è concorso in corruzione di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.