alta tensione nei cantieri

Notti di protesta No Tav in Val di Susa, ferito un agente

Grossi petardi, pietre pensanti cinque chili e bulloni contro le forze dell'ordine che presidiano i cantieri

di Simone Cerrano

Due notti di protesta e alta tensione in Valle di Susa. Sabato sera una sessantina di attivisti, per lo più giovanissimi, ha raggiunto la zona interessata dalla realizzazione della Tav a San Didero, Torino. Prima la "battitura" delle reti metalliche che circondano l’area dei lavori, poi il lancio di pietre e petardi contro la polizia che protegge il cantiere. Le forze dell’ordine hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Una scena che si è ripetuta la scorsa notte. Gli antagonisti, un centinaio in tutto, hanno attraversato i sentieri tra i boschi e hanno raggiunto un altro cantiere Tav, quello di Chiomonte, a 20 chilometri di distanza. Anche in questo caso dopo aver colpito le reti metalliche hanno iniziato a lanciare grossi petardi, pietre pensanti cinque chili e bulloni. Un funzionario della Digos è stato ferito al volto. Per precauzione è stato chiuso un tratto autostradale della A32, la Torino-Bardonecchia. Gli inquirenti sono al lavoro per individuare gli autori dei due blitz ai cantieri. Intanto oggi la marcia di protesta organizzata dal Movimento No Tav, come ogni 8 dicembre ormai da 20 anni, quando ci fu lo sgombero di Venaus. Un corteo contro la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione.