
Dopo la lettura della sentenza d'appello, soddisfazione dall'avvocato di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, che nella sua arringa difensiva aveva chiesto la derubricazione del reato di omicidio e il riconoscimento della seminfermità mentale per la sua assistita. "Alessia aveva lasciato sola sua figlia ma non voleva farla morire - ha commentato -. Non è quello che speravamo, ma va bene, non è comunque una condanna all'ergastolo. Leggeremo le motivazioni". "Sono già soddisfatta - ha concluso - per il fatto che abbiano riaperto l'istruttoria".