È stata scoperta a Selinunte un'agorà di quasi 33 mila metri quadrati, la più grande del mondo antico. E poi ancora, sull'acropoli, altri resti di quello che sembra essere stato il luogo sacro dei primissimi coloni greci della zona, arrivati al seguito del fondatore Pammilo da Megara Hyblea. Ma anche amuleti e oggetti di grande raffinatezza uguali ad altri ritrovati in Grecia, a Delfi, che si aggiungono al mistero di uno stampo in pietra usato forse per fondere uno scettro in bronzo. Sono le scoperte - che secondo quanto riporta l'Ansa - arrivano dall'ultima campagna di scavi guidata da Clemente Marconi nel parco archeologico siciliano, un'impresa che ha visto lavorare insieme per la prima volta due missioni internazionali, quella dell'Institute of Fine Arts della New York University e dell'Università degli Studi di Milano con la squadra dell'Istituto Archeologico Germanico.
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Scettro e sirena, nuove scoperte a Selinunte
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