"Di nuovo benvenuto a bordo!": così l'astronauta Samantha Cristoforetti ha salutato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel collegamento organizzato venerdì pomeriggio tra il Quirinale e la Stazione Spaziale Internazionale, dove l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europa
(Esa) sta affrontando la sua seconda missione, "Minerva". Mattarella ha ringraziato Cristoforetti per avere con sé la bandiera italiana che le aveva consegnato in gennaio e che in occasione del collegamento Samantha Cristoforetti ha esposto alle sue spalle. All'incontro hanno partecipato il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher, il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia, e il ministro per l'Innovazione e la Transizione digitale, Vittorio Colao. "In questo periodo di grandi tensioni internazionali sulla Terra, di preoccupazioni e di allarme molto alto, la scienza nello spazio - ha detto Mattarella - dimostra di essere più avanti, di essere immune dallo spirito che muove alla guerra e la speranza è che lo spazio rimanga anche in futuro immune dalle contrapposizioni e dalle competizioni fra potenze". Per la ricerca che si fa a bordo il presidente ha dimostrato un forte interesse, a partire dagli esperimenti italiani della missione Minerva. Sono importanti, ha osservato il presidente, le "ricadute concrete dei risultati degli esperimenti sulla vita delle persone: è particolarmente importante il valore di quello che si fa nello spazio". Anche per questo, ha aggiunto, "speriamo che lo spazio resti un settore scientifico, non economico e non militare". La ricerca scientifica è anche un forte elemento di coesione a bordo, dove in questo momento l'astronauta italiana lavora con colleghi americani e russi: "Quassù - ha detto Cristoforetti - siamo legati da una professione che per noi è una scelta di vita, siamo legati da amicizia personale, da un impegno comune e dalla responsabilità verso di chi ha costruito un ambiente in cui, anche in tempo di conflitti, abbiamo il privilegio di poterci confrontare sulle cose che ci uniscono". "Quello che mandate al mondo - ha risposto Mattarella - è un importante messaggio di collaborazione senza alcuna distinzione di origine".
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